La Lupa capitolina, statua simbolo di Roma, raffigurata mentre allatta i gemelli Romolo e Remo, è stata scolpita nel Medioevo. Cioè 1.700 anni più tardi di quanto di era ritenuto finora: la scultura dunque non è etrusca, non è stata realizzata nel V secolo avanti Cristo. ma tra l’XI e il XII dopo Cristo.
Sono gli studi più recenti condotti sulla Lupa a chiudere la querelle sulla sua datazione, che anche di recente ha diviso restauratori e storici dell’arte. Ne hanno dato conto in una conferenza stampa il direttore dei Musei capitolini Claudio Parisi Presicce, dove la statua è conservata, il sovrintendente ai Beni culturali Umberto Broccoli e l’assessore alla Cultura del Campidoglio Dino Gasperini. «La tesi – ha spiegato quest’ultimo – è che sia la copia medievale di un originale etrusco».
«Il dibattito scientifico dura da secoli, almeno da Winckelmann in poi – ha commentato Broccoli – e a mio parere una risposta definitiva non verrà mai, perché ci sarà sempre una forchetta di oscillazione temporale. Però certamente è stata fatta molta chiarezza in più».
Per cambiare la data di nascita della Lupa, gli esami sono iniziati 1996, con l’avvio del restauro, e sono proseguiti tra il 2009 ed il 2011. La tecnica della spettrometria di massa con acceleratore ha permesso di estrarre e analizzare campioni organici adatti alla datazione con il radiocarbonio. In particolare sono stati esaminati numerosi campioni di resti vegetali dalle terre di fusione utilizzate per realizzare la statua. Da questi test sono emersi una serie di dati che hanno consentito, tramite una combinazione statistica, di spostare l’origine della Lupa al medioevo. L’università del Salento, che ha eseguito le analisi, ritiene che l’attribuzione all’XI-XII secolo sia attendibile al 95,4%.
Sono gli studi più recenti condotti sulla Lupa a chiudere la querelle sulla sua datazione, che anche di recente ha diviso restauratori e storici dell’arte. Ne hanno dato conto in una conferenza stampa il direttore dei Musei capitolini Claudio Parisi Presicce, dove la statua è conservata, il sovrintendente ai Beni culturali Umberto Broccoli e l’assessore alla Cultura del Campidoglio Dino Gasperini. «La tesi – ha spiegato quest’ultimo – è che sia la copia medievale di un originale etrusco».
«Il dibattito scientifico dura da secoli, almeno da Winckelmann in poi – ha commentato Broccoli – e a mio parere una risposta definitiva non verrà mai, perché ci sarà sempre una forchetta di oscillazione temporale. Però certamente è stata fatta molta chiarezza in più».
Per cambiare la data di nascita della Lupa, gli esami sono iniziati 1996, con l’avvio del restauro, e sono proseguiti tra il 2009 ed il 2011. La tecnica della spettrometria di massa con acceleratore ha permesso di estrarre e analizzare campioni organici adatti alla datazione con il radiocarbonio. In particolare sono stati esaminati numerosi campioni di resti vegetali dalle terre di fusione utilizzate per realizzare la statua. Da questi test sono emersi una serie di dati che hanno consentito, tramite una combinazione statistica, di spostare l’origine della Lupa al medioevo. L’università del Salento, che ha eseguito le analisi, ritiene che l’attribuzione all’XI-XII secolo sia attendibile al 95,4%.
Fonte: www.roma.corriere.it, 22-06-2012