In base alla documentazione del team anglo-americano la scoperta archeologica del team anglo-americano nell’area del Foro Romano e’ sicuramente interessante ma ”potra’ essere meglio analizzata e valutata nel suo complesso” quando gli archeologi stranieri consegneranno alla soprintendenza archeologica di Roma la documentazione completa dello scavo.
Resta cauta la Soprintendenza archeologica sul rinvenimento di resti archeologici ribattezzati come la casa di Caligola. Non mette in dubbio che si tratti di un ampliamento edilizio, voluto dal sanguinario imperatore, ma prende tempo in attesa delle valutazioni complessive.
”Le strutture rivenute – spiega – all’interno dei due saggi di scavo finora effettuati possono certamente riferirsi all’ampliamento caligolano di cui ci parlano le fonti, che fu radicalmente ristrutturato in eta’ domiziana ed e’ oggi coperto dagli edifici di S. Maria Antigua”. Non e’, pero’, preciso parlare, aggiunge la Soprintendenza di casa di Caligola ”perche’, comunque, a partire da Tiberio, la residenza degli imperatori, Caligola compreso, era sul Palatino, nella Domus Tiberiana”. Caligola poi, come scrivono gli autori antichi Svetonio e Cassio Dione, aveva ampliato, anche per facilitare il collegamento tra il Foro Romano ed il Palatino, la Domus in direzione del Foro, aggiungendo ad essa un ampio vestibolo, Atrium Gai, e utilizzando il tempio dei Castori come ingresso al palazzo”.
La Soprintendenza archeologica aggiunge che ”le strutture scavate erano state gia’ in parte evidenziate durante precedenti indagini, effettuate negli anni ottanta”.
Fonte: CulturalWeb 08/08/03
Autore: Redazione
Cronologia: Arch. Romana