Un palazzo immenso, costruito dall’imperatore Nerone a Roma, ha mantenuto un segreto sotterraneo per quasi 2000 anni.
Gli archeologi, che stanno eseguendo dei lavori di restauro e di conservazione nell’antico edificio, hanno rinvenuto una grande camera nascosta, con le pareti decorate completamente con creature reali e mitiche.
Le creature sono state disegnate con una tonalità di rosso, molto utilizzata dai ricchi all’epoca, e sono state scoperte anche tracce di doratura.
Circa 2000 anni fa, quando venne dichiarata perduta per sempre, la camera segreta dell’imperatore Nerone era probabilmente molto grandiosa e dorata.
Le pareti, ancora oggi, sono piene di centauri, di raffigurazioni del dio Pan dalle zampe di capra, di uccelli e di creature marine.
C’è anche un guerriero che sta combattendo contro una pantera, ma il disegno che ha attirato maggiormente l’attenzione degli esperti è quello di una “sfinge silenziosa e solitaria”, che è stata raffigurata sopra una pietra sacra.
Questa sfinge è il motivo per cui la camera è stata chiamata “Camera Sfinge” dagli archeologi.
L’antico palazzo, comunemente noto come Domus Aurea (la casa d’oro), venne costruito poco dopo il Grande Incendio di Roma del 64 dopo Cristo.
Aveva 300 camere, che si estendevano sui 300 acri del paesaggio collinare di Roma.
L’imperatore Nerone era noto per essere un tiranno crudele, nonché un amante delle stranezze. Arrivò infatti ad uccidere sua madre, Agrippina, a condannare a morte Seneca, il suo tutore, e anche a causare l’esilio o la morte di numerosi artisti, come Lucano.
Non fece nulla mentre Roma bruciava e, per questo, già molti dei suoi contemporanei sospettavano che, dietro la disgrazia, ci fosse lui e che, oltretutto, avesse fatto appiccare il fuoco per spazzare via i quartieri popolari e costruire la sua grandiosa casa d’oro.
Il suo enorme palazzo, così stravagante, non piacque affatto agli imperatori che lo seguirono dopo la sua morte, avvenuta per suicidio assistito nel 68 dopo Cristo.
Nerone si uccise quando venne a sapere che era stato condannato a morte come nemico pubblico.
Fu il primo imperatore romano a morire in questo modo.
Dopo la sua morte ci furono dei notevoli problemi nella cancellazione delle prove del grande palazzo della Domus Aurea, giudicato troppo sgradevole e al di sopra delle righe.
Strutture famose, come il Colosseo, furono costruite su di esso, mentre altre parti, inclusa la “Stanza della Sfinge”, vennero riempite apposta di terra per impedirne l’accesso e cancellarne la memoria dai posteri.
La Sala della Sfinge, come dichiarato dagli archeologi, è stata scoperta in un settore del palazzo che si trova sulla collina di Oppiano.
Gli scavi sono tuttora in corso, ma potrebbero rivelarsi più complicati del previsto a causa del modo in cui è stato distrutto il palazzo.
La stessa camera della Sfinge è stata scoperta per puro caso: gli archeologi l’hanno infatti rinvenuta dopo aver acceso le lampade intense di cui avevano bisogno per lavorare in una diversa sezione della Domus Aurea.
Gli studiosi, mentre erano intenti in questa operazione, hanno notato che la luce si riversava in un’apertura che si trovava in un angolo della stanza e, poco dopo, hanno trovato la camera nascosta.
Sfortunatamente la camera è stata riempita di sporcizia e non ci sono progetti per scavarla al momento, in quanto la rimozione di tutto quel materiale potrebbe destabilizzare l’intero complesso.
La stanza fornisce anche un’istantanea preziosa della vita dell’imperatore Nerone, che ancora oggi, più che per il suo tentativo di portare la bellezza e l’arte nell’antica capitale dell’Impero Romano, viene ricordato come un tiranno.
La direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, ha dichiarato:
“Rimasta nell’oscurità per quasi venti secoli, la Sala della Sfinge ci racconta l’atmosfera che si respirava negli anni del principato di Nerone.” …
Autore: Francesca Orelli
Fonte: www.ilgiardinodellacultura.com, 4 feb 2020