Il ritrovamento durante gli scavi per il rifacimento dei marciapiedi della metro. “Sarà visibile e transennata”.
L’area del Colosseo continua a restituire reperti archeologici. Gli ultimi ad emergere dal sottosuolo sono i resti di una strada romana, che ora dovranno essere riportati alla luce, protetti e valorizzati.
Gli studiosi erano già a conoscenza dell’ esistenza di un’antica via e la conferma è arrivata dai sondaggi effettuati in previsione dei lavori di rifacimento dei marciapiedi sul lato della stazione della metropolitana, lavori che sono stati ritardati proprio da questo ritrovamento.
A raccontare la scoperta degli archeologi della Soprintendenza è l’assessore ai Lavori pubblici del primo municipio, Nino Palermo, spiegando le difficoltà incontrate nell’avviare il cantiere per la realizzazione della pavimentazione.
”È stata trovata una strada con strutture murarie; i resti risalgono a due epoche diverse, medievale e romana”, dice e aggiunge: “La Soprintendenza vuole che sia messa in evidenza. Bisogna riportarla alla luce e studiare il modo migliore per tutelarla, magari con un passaggio protetto”.
Le indagini preliminari, richieste proprio dalla Soprintendenza archeologica, sono iniziate a metà giugno; i “saggi” sono stati eseguiti in tre tratti, non lontano dall’incrocio con via Labicana, e sono terminati circa un mese fa.
Nei tratti scavati, delimitati da reti di plastica e privi di cartelli di segnalazione di lavori in corso, nel frattempo sono stati anche buttati dei rifiuti.
”L’area sarà transennata — annuncia l’assessore—e da lunedì sarà aperto il cantiere vero e proprio”.
Si continuerà a lavorare con la Soprintendenza e occorreranno novanta giorni lavorativi. L’intervento sarà realizzato in dieci fasi: si opererà su 80-100 metri quadrati per volta per cercare di ridurre al minimo i disagi in una zona molto trafficata.
Il marciapiede del piazzale antistante la stazione della metropolitana sarà rifatto partendo dall’estremità più vicina a piazza Venezia e procedendo in direzione di via Labicana.
”Le lastre di basaltina alte cinque centimetri sono già in magazzino, pronte per l’utilizzo2, assicura il responsabile dei Lavo ripubblici del primo municipio. Saranno, inoltre, recuperate tutte quelle recuperabili, con le quali verrà realizzato un disegno.
Il progetto è articolato e richiederà un monitoraggio continuo. “Lavoriamo per proteggere Roma. Vogliamo evitare di intervenire solo con dei rattoppi”, sottolinea l’assessore.
La zona, oltretutto, presenta anche altri inconvenienti, ad esempio il sollevamento del manto stradale dovuto alle radici dei pini, che si sviluppano in senso orizzontale. Una possibilità, da valutare con l’ufficio Giardini del Comune, è quella di “sostituire almeno un paio di pini con alberi meno problematici”, ipotizza Palermo.
Fonte: La Repubblica 08/09/2005
Autore: G. Garritano
Cronologia: Arch. Romana