Presentazione di Claudio Mutti – Postfazione di Annarita Mavelli
Nella nostra società la Bellezza va cancellata, giacché presuppone qualità, impegno. Per non parlare del fatto che i nostri musei sono un esempio incontestabile del primato italiano in ogni settore, o quasi, della conoscenza.
Inoltre, sembra sempre di più che una certa mentalità incoraggi a non far conoscere l’Italia e i suoi tanti tesori; sia quelli meno noti, che quelli celebri, a partire dai suoi musei. In primis, nel negare la netta superiorità dei Musei Vaticani sul Louvre, per proseguire col divulgare il messaggio corruttore che questi non siano Italia, che non facciano quindi parte della nostra storia e ricchezza.
Con questo libro, si intende difendere la Bellezza, la quale per essere vera non può che essere antimoderna, perciò in contrasto col nichilismo spirituale tipico della era attuale, nonché rettificare le solite generalizzazioni giornalistiche di chi commenta senza avere una adeguata competenza specifica. Nel fornire vari spunti di riflessione sui musei e i Beni Culturali, ci si augura che il lettore si persuada definitivamente di vivere nel più bel Paese del mondo, e non a mo’ di slogan, come avviene puntualmente nel dibattito politico-culturale italiano.
Riccardo Rosati Museologo.
È bilingue italiano-inglese e da anni studia l’Oriente. Ha al suo attivo numerosi saggi e articoli su pubblicazioni italiane e straniere e ha preso parte a conferenze in Italia e all’estero.
Con Starrylink ha pubblicato: La trasposizione cinematografica di Heart of Darkness (2004), Nel quartiere (2004), La visione nel Museo (2005). Ha anche scritto: Museologia e Tradizione (Solfanelli, 2015), Lo schermo immaginario (Tabula fati, 2016). Sue monografie sul Giappone sono: Perdendo il Giappone (Armando Editore, 2005); con Arianna Di Pietro, Da Maison Ikkoku a NANA. Mutamenti culturali e dinamiche sociali in Giappone tra gli anni Ottanta e il 2000 (Società Editrice La Torre, 2011); con Luigi Cozzi, Godzilla 2014 (Profondo Rosso, 2014). Ha inoltre cocurato il testo Nihon Eiga – Storia del Cinema Giapponese dal 1970 al 2010 (csf edizioni, 2010) e curato quello di Julius Evola, Fascismo Giappone Zen. Scritti sull’Oriente 1927-1975 (Pagine, 2016). Negli anni, ha comunqu0e continuato a fare ricerca anche nell’ambito della anglistica, della francesistica e del cinema.
Info:
Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-3305-014-0]
Pagg. 176 – € 14,00
Tel. 0871561806 – 3356499393
edizionisolfanelli@yahoo.it – www.edizionisolfanelli.it
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