Lo rende noto il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni, che spiega: “Finanziate interamente con risorse MiC e promosse al fine di accertare la natura delle anomalie riscontrate da precedenti indagini strumentali, le attività di verifica diretta con scavo archeologico subacqueo condotte nel mare di Riace Marina lo scorso novembre non hanno al momento fatto emergere novità di interesse archeologico-culturale. Le operazioni sono state svolte dal personale del Segretariato Regionale del MiC per la Calabria insieme a personale della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Reggio Calabria e Vibo Valentia con il supporto tecnico-operativo del Nucleo Carabinieri subacquei di Messina. Sono stati utilizzati ‘sorbona ad acqua’ e vaglio in acciaio inox”.
“Continueremo – anticipa la Senatrice – a scandagliare i nostri fondali marini alla ricerca di nuova bellezza. Previste infatti per il 2025 altre campagne di scavo”.
Fonte:
MIC
Roma, 18 dicembre 2024