Ricostruire la Ravenna dell’eta’ antica attraverso i suoi monumenti, attraverso un vero e proprio “dizionario topografico” che prendera’ la forma di (almeno) un volume cartaceo e di un database informatico accessibile attraverso un sito web, a disposizione di addetti ai lavori e semplici appassionati.
E’ il progetto a cui tra pochi mesi comincera’ a lavorare il dipartimento di Archeologia dell’universita’ di Bologna, grazie al sostegno di Unicredit Banca che ha deciso di mettere a disposizione 60.000 euro in borse di studio riservate a giovani ricercatori.
Il lavoro durera’ tra i due o tre anni e vedra’ all’opera uno studioso gia’ in possesso di un dottorato di ricerca, che coordinera’ il progetto, affiancato da almeno un altro ricercatore che nello specifico si occupera’ della traduzione informatica del materiale (database e rappresentazioni virtuali).
Il lavoro durera’ tra i due o tre anni e vedra’ all’opera uno studioso gia’ in possesso di un dottorato di ricerca, che coordinera’ il progetto, affiancato da almeno un altro ricercatore che nello specifico si occupera’ della traduzione informatica del materiale (database e rappresentazioni virtuali).
Per individuarli l’Ateneo adottera’ “i criteri piu’ rigorosi utilizzati per i concorsi interni”, spiega Giuseppe Sassatelli, docente del dipartimento di Archeologia, nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto.
Un’anagrafe come quella che si creera’ per Ravenna “ad oggi ce l’ha soltanto la citta’ di Roma”, spiega Sassatelli, ma “credo che tra qualche anno molte altre seguiranno”: per Bologna il dipartimento e’ gia’ pronto, spiega il docente, ma naturalmente e’ necessario trovare i fondi.
Un’anagrafe come quella che si creera’ per Ravenna “ad oggi ce l’ha soltanto la citta’ di Roma”, spiega Sassatelli, ma “credo che tra qualche anno molte altre seguiranno”: per Bologna il dipartimento e’ gia’ pronto, spiega il docente, ma naturalmente e’ necessario trovare i fondi.
Per Aristide Canosani, presidente di Unicredit, si tratta di una “rinnovata occasione di collaborazione con l’Universita'”.
In un campo, quello dei beni culturali, che per Canosani rappresenta “uno dei potenziali piu’ rilevanti per il rilancio del Paese”. Canosani, ravennate, non a caso ricorda la corsa della citta’ romagnola verso il titolo di capitale europea della cultura.
In un campo, quello dei beni culturali, che per Canosani rappresenta “uno dei potenziali piu’ rilevanti per il rilancio del Paese”. Canosani, ravennate, non a caso ricorda la corsa della citta’ romagnola verso il titolo di capitale europea della cultura.
Fonte: RomagnaOggi.it, 20/10/2010