Punta sul turismo storico e su quello ippico il Comune di Pulfero. In collaborazione con l’Università di Udine, la Provincia, il Consorzio dei castelli del Friuli-Venezia Giulia e la Soprintendenza, il piccolo abitato delle Valli del Natisone è al centro di tre importanti progetti di recupero e valorizzazione del suo patrimonio artistico e medioevale.
Il primo si chiama “Sulle tracce della storia, dalla selce al silicio” ed è legato alla grotta di San Giovanni d’Andro. Nei pressi del sito, noto per l’antichissima frequentazione e per la chiesa in cavità, è in fase di realizzazione infatti un vero e proprio villaggio preistorico. L’ambiente riproporrà in ogni sua parte, fedelmente, gli spazi in cui vissero e si evolsero, milioni di anni fa, i nostri antenati. “Il progetto – dice il sindaco Pier Giorgio Domenis – è dedicato soprattutto ai ragazzi delle scuole. Saremo in grado di offrire agli alunni una sorta di pacchetto didattico per i loro studi: lezioni dal vivo, sul campo, con visione diretta di attrezzi, armi, ripari e capanne. Al villaggio si affianca la visita alla grotta d’Antro, ma non solo. L’iniziativa prevede anche la creazione di un cantiere medioevale stabile nei pressi del castello di Ahrensperg: i ragazzi, ma anche i turisti e gli appassionati del settore, potranno seguire le fasi di edificazione di un rocca riuscendo a comprendere facilmente le tecniche di costruzione impiegate nei secoli passati e conoscere i materiali usati per far sorgere i castelli”. Il progetto è stato finanziato dalla Regione che, attraverso il piano di sviluppo rurale, ha potuto erogare 160 mila euro. “Una volta ultimati – dice il sindaco – villaggio e cantiere medioevale saranno affidati in gestione alle associazioni locali di Pulfero che si occuperanno della promozione, dell’accessibilità e delle visite guidate. Non escludiamo, al momento, la partecipazione di Leader, la società della Comunità montana”.
La ricostruzione di villaggi preistorici è comune in Slovenia e in Carinzia dove, già da molti anni, le amministrazioni hanno puntato con successo su questo tipo di attrazione per richiamare turisti di tutte le fasce d’età. In Friuli, a scegliere di ricostruire antichi ambienti rispettando con fedeltà quanto riportato dai testi storici e dai ritrovamenti archeologici, è stato il Comune di Attimis. L’ente, nell’edificare il “Museo della Terra dei 9 Castelli”, sette anni fa, ha dedicato infatti due stanze alla vita quotidiana di nobili castellani e antichi abitatori dei manieri.
Autore: Paola Treppo