Tutto comincia con l’istituzione di un nuovo assessorato, quello alle Aree Archeologiche. “La Provincia Regionale di Enna – spiega Cataldo Salerno che ne è il Presidente – ha voluto ribadire il proprio impegno nel recupero e nella valorizzazione dell’identità culturale del nostro territorio, identità che deve tenere conto del fatto che i giacimenti archeologici costituiscono una delle risorse più importanti di questo territorio”.
Non a caso la provincia ennese conta circa 260 siti di interesse archeologico. Così Gaetano Adamo, che dell’assessorato alle Aree Archeologiche occupa la poltrona – in occasione del Convegno Internazionale che sul tema di Demetra dal 1° al 4 luglio fa tappa a Enna, Piazza Armerina e Centuripe – rilancia la campagna “Restituire i beni archeologici al mittente”, una campagna di solidarietà e consenso promossa per richiamare l’attenzione sulle preziose collezioni provenienti dal territorio ennese e siciliano in genere e oggi in dotazione di collezioni private, musei esteri, o giacenti nei magazzini dei grandi musei siciliani in attesa di essere studiati.
“Il nostro territorio – spiega l’assessore Adamo – è stato per lunghi anni depredato dai tombaroli, offeso dall’incuria, trascurato dai grandi progetti di sviluppo. Oggi più che mai è necessario lanciare un appello che da una parte sostenga il lavoro gravoso di chi è impegnato nel controllo e nella tutela del territorio a vantaggio di una rinnovata cultura della legalità, e che dall’altra rafforzi maggiori coscienza e consapevolezza del patrimonio archeologico e del suo valore nelle comunità che abitano il territorio”.
I beni da “restituire al mittente” sarebbero sì – “auspicabilmente”, sottolinea Adamo – quelli custoditi nei grandi musei del mondo, ma soprattutto i numerosissimi reperti rinvenuti nell’ennese ed oggi giacenti nei magazzini di altri musei siciliani. “Perché – si chiede l’assessore – queste collezioni non possono ritornare nei territori in cui sono stati recuperati? Sarebbero così fruiti dalle rispettive comunità innanzitutto, per le quali costituiscono una importantissima risorsa culturale, sociale ed economica”.
Rilanciare la campagna durante il Convegno Internazionale, alla presenza dei grandi nomi dell’archeologia, è stata nell’intento dell’assessore Adamo “l’occasione per sensibilizzare anche il mondo scientifico ai bisogni delle comunità. Per dare visibilità e senso al nostro patrimonio, per approntare progetti di comunicazione e promozione, occorre una serrata sinergia tra enti locali, soprintendenze, aziende”.
Chi volesse aderire all’iniziativa può inviare una e-mail all’indirizzo: stampa@provincia.enna.it
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