Nella periferia di Praga sono stati trovati i resti di quello che è stato definito come il primo gay dell’Età del Rame.
Si tratta di uno scheletro maschile, risalente al 2900-2500 avanti Cristo e seppellito secondo la modalità riservata alle donne.
Attorno a lui infatti è stato trovato un corredo di vasi e brocche e non di armi e coltelli come si conveniva a un guerriero.
Secondo gli archeologi, non si sarebbe trattato di un errore: in quell’epoca, infatti, i funerali erano cerimonie molto importanti, che seguivano un rituale preciso e soprattutto diverso a seconda del sesso.
Questo tipo di inumazione ha rivelato, forse, l’accettazione del gay, forse un ermafrodita, da parte della comunità in cui viveva.
Si tratta di uno scheletro maschile, risalente al 2900-2500 avanti Cristo e seppellito secondo la modalità riservata alle donne.
Attorno a lui infatti è stato trovato un corredo di vasi e brocche e non di armi e coltelli come si conveniva a un guerriero.
Secondo gli archeologi, non si sarebbe trattato di un errore: in quell’epoca, infatti, i funerali erano cerimonie molto importanti, che seguivano un rituale preciso e soprattutto diverso a seconda del sesso.
Questo tipo di inumazione ha rivelato, forse, l’accettazione del gay, forse un ermafrodita, da parte della comunità in cui viveva.
Autore: Alessandro Carlini
Fonte: Lettera43.it, 08 Aprile 2011