Pompei continua a sorprendere con i suoi tesori nascosti. Durante i lavori di ammodernamento della linea Circumvesuviana, condotti dall’Eav (Ente Autonomo Volturno), è emersa una necropoli preromana contenente 35 sepolture, risalenti tra il III e il I secolo avanti Cristo. Oltre alle tombe, gli archeologi hanno rinvenuto campi arati perfettamente conservati e numerose anfore, offrendo uno spaccato della vita quotidiana dell’epoca.
Questa scoperta, avvenuta in via Fucci, nei pressi della stazione ferroviaria di Pompei Santuario, è stata presentata alla stampa dal soprintendente Abap per l’area metropolitana di Napoli, Mariano Nuzzo, dal presidente di Eav, Umberto De Gregorio, e dal sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio. De Gregorio ha espresso grande soddisfazione per il ritrovamento: “Questa scoperta ci dà grande gioia. Grazie al lavoro di Eav e dell’impresa vengono alla luce scoperte molto interessanti. Ogni volta che c’è una scoperta si ha un rallentamento dei lavori, ma abbiamo un’ottima sinergia sia con l’impresa che con la Soprintendenza e il Comune: siamo fiduciosi che le scoperte non vadano a intralciare i lavori che servono ai cittadini“.
La scoperta, secondo Nuzzo, è di grande rilevanza, soprattutto per quanto riguarda la necropoli. Ha infatti sottolineato: “Pensiamo che non ci siano solo 35 tombe, ma ipotizziamo una estensione molto più ampia“. Questo aspetto, insieme al fatto che si tratta di una popolazione proveniente probabilmente dal Nordafrica, rende il ritrovamento ancora più affascinante. Nuzzo ha aggiunto: “Sappiamo che ci sono bolli di provenienza nordafricana su materiali ceramici rinvenuti e i corpi hanno un’altezza di circa 10 centimetri in più rispetto alla media locale“, suggerendo una possibile migrazione o contatto culturale con altre popolazioni.
L’importanza della scoperta non si limita al suo valore archeologico. De Gregorio ha evidenziato “l’impegno a 360 gradi nostro e della Regione Campania per Pompei“, sottolineando la volontà di valorizzare il sito anche attraverso opere complementari, come il rifacimento della piazza e la creazione di un grande parcheggio che servirà al centro storico e al turismo. Questi sviluppi infrastrutturali sono destinati a trasformare Pompei in un’area ancora più accessibile e accogliente per i visitatori di tutto il mondo.
Le scoperte archeologiche di Pompei continuano ad offrire uno sguardo unico sul passato, rivelando dettagli inaspettati e preziosi di civiltà antiche. Con la collaborazione tra enti locali e istituzioni, queste testimonianze storiche potranno essere preservate e valorizzate, arricchendo ulteriormente il patrimonio culturale della regione.
Autore: Francesca Zavettieri
Fonte: www.meteoweb.eu 2 ago 2024