La Palestra grande, chiusa dal 2008, riapre al pubblico dopo i restauri in una proposta di visita originale che offre la possibilità di godere degli spazi del grande edificio com’era nel suo aspetto originario e al contempo di fruire della stessa quale area espositiva utilizzata per allestimenti permanenti, oltre che temporanei.
Gli straordinari affreschi del complesso di Moregine, finora esibiti in mostre internazionali, trovano nel portico meridionale della palestra la loro definitiva e prestigiosa collocazione, in un allestimento di grande impatto emozionale che prevede una suggestiva installazione sonora, realizzata appositamente dal CRM (Centro di ricerca musicale).
I lavori conclusi sono consistiti in interventi di “Restauro e adeguamento per allestimenti espositivi della Palestra grande” e sono seguiti ad un primo lotto di interventi di restauro architettonico e strutturale che aveva interessato tutto l’edificio. Gli interventi recenti hanno reso fruibile il portico meridionale della Palestra al fine di ospitare gli affreschi di Moregine. Tale allestimento, assieme a quello del portico centrale destinato alle esposizioni temporanee, si inserisce in un progetto generale che prevede il recupero funzionale totale di uno degli edifici di maggiore estensione della città antica come spazio espositivo, al fine di arricchire con nuovi percorsi di visita l’offerta turistica dell’area degli scavi.
Il terzo e ultimo lotto di interventi interesserà il portico settentrionale dell’edificio, con il completamento degli allestimenti.
“La riapertura della Palestra Grande- spiega il Ministro Franceschini con i suoi affreschi recuperati dagli scavi del noto Complesso dei Triclini in località Moregine è un ulteriore segnale dei progressi che stiamo registrando nella conservazione dell’intero sito archeologico e nella sua gestione. Grazie al forte impegno della Soprintendenza e della Direzione del Grande Progetto, possiamo affermare con orgoglio e soddisfazione che l’Italia sta compiendo sforzi considerevoli e che i risultati si vedono. A Pompei è stato fatto un lavoro silenzioso, lungo; rispettando i tempi concordati con l’Unione Europea per spendere i 105 milioni del Grande Progetto Pompei.”
Fonte: www.quotidianoarte.it , 4 ag 2015