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POMEZIA (Roma), fraz. Pratica di Mare. L’edificio arcaico nel Santuario di Lavinium.

lavinium

La prima localizzazione del sito dell’antica Lavinio si deve a Pirro Ligorio, confermata dagli scavi archeologici eseguiti, a partire dal 1957, dall’Università di Roma. Questi scavi hanno permesso di datare alla media età del bronzo (ca XIII-XII secolo a.C.) le prime frequentazioni umane, anche se prime occupazioni stabili, datano al IX-VIII secolo a.C.
Gli scavi condotti da allora, nella zona di Pratica di Mare, hanno permesso di identificare tutta una serie di strutture dell’antica Lavinio, oltre al tracciato delle mura cittadine.
Tra le prime, si annoverano il Santuario delle XIII are, dove venivano eseguiti riti sacrificali, l’Heroon di Enea, un tumulo sepolcrale datato al VII secolo a.C. che si vorrebbe identificare come la tomba di Enea, le mura e una porta della città, le Terme, e due depositi votivi, uno antico e uno più recente databile all’età repubblicana, dedicato a Minerva.
laviniumIl gruppo di studio dell’Università di Roma, ha poi realizzato una cartografia archeologica di tutta l’area interessata dagli scavi.
In tempi recenti è stata ritrovata una XIV ara, poco distante dal sito dove si trovano le prime XIII are. Questa area sacrificale si potrebbe identificare forse con il santuario ad Afrodite di cui parla Strabone, ma secondo un’altra interpretazione sarebbe un luogo di culto condiviso dalle città Latine, ad ognuna delle quali, corrispondeva un’ara del Santuario.
A Nord-est del XIII altare, nella seconda metà del VI secolo a.C. venne innalzato un edificio a pianta rettangolare e dotato di due ingressi su lati un tempo porticati.
All’interno vi erano alcuni ambienti aperti su una corte centrale coperta e, in uno di essi, era collocato un vano dotato di focolare.
I resti della struttura rilevano la tecnica edilizia, costituita da una fondazione di schegge di cappellaccio e arenaria e da un alzato di tre blocchi di tufo. Le pareti dovevano essere realizzate con graticcio ligneo.
Davanti all’edificio dovevano svolgersi le cerimonie sacre.
laviniumLa vita di questa costruzione però fu breve, poiché nella prima metà del V secolo a.C. fu distrutto da un incendio, per poi essere ricostruito rispettando la planimetria della face precedente.
La costruzione ospitava i sacerdoti ed i pellegrini ed era usata anche come deposito di oggetti votivi e di ceramica d’uso comune che sicuramente venivano prodotti dagli artigiani che lavoravano presso le due fornaci costruite nell’area del santuario. L’edificio, definito arcaico, appartiene al periodo più antico di vita delle XIII aree; verrà raso al suolo nella seconda metà del V secolo a.C.

Fonte: Museo Civico Archeologico Lavinium e www.it.wikipedia.org

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