Grazie alla tecnologia Lidar, un gruppo di ricercatori ha portato alla luce una tumulo dell’età del bronzo in una foresta nel sud-est della Polonia. Secondo gli studiosi, è la prima struttura di questo tipo mai trovata nella Polonia meridionale.
Cinque ricche sepolture e un focolaio usato come cucina da campo durante la prima guerra mondiale: queste le scoperte connesse al tumulo portato alla luce da una squadra di archeologi guidata dal dottor Piotr Wlodarczak dell’Istituto di Archeologia e Etnologia di Cracovia.
L’antico tumulo, che secondo i ricercatori risale al 3° o al 2° millennio a.C., era sfuggito all’attenzione dei ricercatori a causa della sua posizione nella fitta foresta polacca.
Solitamente, gli archeologi esplorano aree utilizzate anticamente per la coltivazione, dove è molto più facile individuare frammenti di ceramica o strumenti di pietra.
Questa volta, gli archeologi hanno avuto il supporto della tecnologia moderna, utilizzando quello che ormai sta diventando uno strumento comune nella ricerca archeologica: il Lidar (Light Detection and Ranging).
Questa tecnica di telerilevamento attivo utilizza un dispositivo che emette impulsi laser in direzione della superficie terrestre, i quali, una volta riflessi, ritornano al ricevitori fornendo una mappa precisa del suolo. Ciò permette di individuare antiche strutture artificiali, tra cui i tumuli.
“È importante sottolineare che questo tumulo è la prima struttura nota di questo tipo trovata in tutta Malopolska (Piccola Polonia, una delle regioni storiche della Polonia, che forma la parte meridionale del Paese)”, spiega il professor Wlodarczak sul sito di Science&Scholarship in Poland.
All’interno del tumulo, il quale misura un diametro di circa 13 metri, gli archeologi hanno scoperto quattro tombe appartenenti ad una comunità i cui resti materiali sono catalogati dagli esperti come appartenenti alla cultura Strzyżów.
“Il rito della sepoltura è leggermente diverso a quello praticato nel periodo precedente, il tardo Neolitico”, spiega Wlodarczak. “Il tumulo, infatti, non contiene la tomba di una persona importante, ma un gruppo di sepolture”.
Tutte le sepolture sono disposte intorno, e comunque nella parte centrale della collina certamente è stata sepolta la persona più importante, come dimostra la posizione della tomba e le sue dimensioni. In tutte le tombe, gli archeologi hanno trovato centinaia di perle, conchiglie, gioielli in rame e strumenti in selce.
Nella parte superiore della collina, all’interno della cavità longitudinale, gli archeologi hanno trovato i resti di tre fucili Mauser e un cesto di vimini con delle munizioni. “Probabilmente, questo luogo è stato utilizzato come cucina da campo dai soldati della prima guerra mondiale”, ritiene Wlodarczak.
Sulla base di tre analisi al radiocarbonio eseguite su alcuni reperti organici, si può concludere che la struttura sia stata sollevata intorno al 2100 a.C., all’inizio della fase tardiva della prima età del bronzo.
Fonte: http://www.ilnavigatorecurioso.it, 22 mar 2015