Nella pianura padana, a pochi chilometri da Cremona, si trova la città di Pizzighettone con una delle più complete e significative cinte bastionate dell’Italia settentrionale. Le sue origini sono strettamente legate al fiume Adda, ancora oggi parte integrante del paese. Il fiume attraversa e divide in due il centro storico di quello che un tempo fu un importante borgo lombardo.
Pizjuguntorum, l’attuale Pizzighettone, era situata nelle vicinanze della città etrusca di Acerrae che, in fase di decadenza, probabilmente in età romana, permise a Pizzighettone di diventare un borgo strategico. Il paese venne attraversato dai Galli (risparmiato per la sua posizione strategica) e dai Romani; passò sotto la signoria dei Visconti, degli Sforza e successivamente sotto il dominio spagnolo e quello austriaco. A testimonianza delle vicende belliche, oggi il paese è in possesso della cinta muraria e di due torri.
La cinta circonda per intero il centro storico su entrambe le sponde del fiume; il complesso difensivo misura circa 2 km di lunghezza e possiede un’altezza di 12 metri ed una larghezza di 15. Rilevante anche lo spessore del “muro” che risulta essere di 3,60 metri. Lo stato di conservazione risulta di elevata qualità e l’interno della cinta di fortificazione conserva intatte grande parte delle sue stanze, le celle di segregazione, il camminamento per le guardie ed i fossati per la difesa. Tra le più importanti, risulta ancora in perfetto stato la stanza nella quale Francesco I di Valois, Re di Francia, trascorse la sua prigionia.
Tra le mura di cinta, i più recenti scavi archeologici hanno offerto numerosi reperti: ceramiche colorate, anfore, calici, piatti e frammenti di ossa (avanzi di cibo). L’operazione di scavo è proseguita con l’analisi di un cunicolo che attraversa, pur brevemente, parte del paese ed al cui interno si trova una stanza a volte con quattro camini. Il sito, scoperto nel 1996, solo a partire dallo scorso anno ha permesso di rinvenire vari reperti (cocci) stratificati nel corso di oltre cinque secoli. Il delicato lavoro di setaccio dell’area interessata dovrebbe permettere l’apertura di un museo archeologico entro il 2003.
Informazioni utili:
Le mura di cinta e parte del loro interno (stanze, casematte, etc.) sono visitabili.
Per maggiori informazioni è possibile contattare l’ufficio informazioni del Comune di Pizzighettone al n. 0372.730333.
Fonte: Redazione
Autore: Edmondo Bianchi
Cronologia: Arch. Medievale