Un centinaio di studenti di quattro università iniziano a scavare da oggi e fino a novembre nell’area archeologica di Populonia. Il primo cantiere ad aprire, già da questa settimana, sarà quello dell’area dell’acropoli, diretto dal professor Daniele Manacorda. Le università coinvolte sono quelle di Siena, Pisa e Roma Tre. Populonia torna così a essere un grande cantiere di scavo a cielo aperto, grazie ai fondi che gli istituti di ricerca mettono a disposizione per continuare a indagare uno dei siti archeologici più affascinanti della Toscana.
Protagonisti di questo evento sono le decine di giovani aspiranti archeologi che daranno una mano nell’impresa. Porteranno con sé lenzuola e sacchi a pelo.
Nel bel mezzo del terzo lotto del parco, aperto al pubblico dalla fine di marzo, gli archeologi concentreranno la propria attenzione nell’area che si trova ai piedi delle grandi arcate della villa de “Le Logge”, dove sono stati ritrovati i resti delle antiche terme. Si tratta di due locali, costellati di mosaici, a tasselli bianchi e neri soprattutto, dove gli antichi romani facevano il bagno. Tutt’intorno ci sono le tracce di un sistema idrico che permetteva di far arrivare l’acqua calda e di farla defluire dopo l’uso.
Quel che si cerca di approfondire sono i rapporti dell’area termale con le piazze, i templi e la grande strada lastricata di collegamento posta più in basso.
Altro scavo che si avvierà nei prossimi giorni è quello sulla spiaggia, vicino alla fontina in muratura, ai piedi della necropoli di San Cerbone. Qui saranno ricercati nuovi tasselli della vita di Populonia. Negli ultimi due anni qui sono stati ritrovati prima un’armatura in lamina di bronzo, di fattura italica, risalente alla fine del V secolo a.C. e, un anno fa, due tombe. In una giaceva una donna sui 30 anni, deposta con un vestito in broccato d’oro e con numerosi gioielli. Nell’altra sepoltura è stato rinvenuto un uomo addetto ai lavori pesanti. In questo caso l’obiettivo degli archeologi è capire quale relazione lega questo piccolo sito archeologico, minacciato da vicino dall’erosione del mare, con la vicina necropoli.
Nel corso del mese di ottobre poi l’Università dell’Aquila avvierà una nuova campagna d’indagini scientifiche anche all’antica chiesa di San Cerbone, situata all’interno dell’abitato attuale di Populonia. In questo caso si cercherà di capire quali sono state le evoluzioni religiose a Populonia. I dettagli dell’operazione vengono definiti proprio in questi giorni.
Infine, l’ultima indagine scientifica programmata dalle Università in questo autunno a Populonia avrà l’obiettivo di definire il perimetro esatto delle varie aree archeologiche.
Fonte: Il Tirreno 12/09/2007
Cronologia: Arch. Italica