Dal punto di vista religioso, nel momento in cui Cristo viene nel mondo l’umanità è divisa in due gruppi: un piccolo numero di Ebrei e una moltitudine di pagani.
1) Nel paganesimo dominano il politeismo, l’idolatria e la superstizione, cioè l’assenza di una vera fede nell’Essere supremo e l’abbandono del retto culto verso la divinità.
Non manca, però, la coscienza della colpa, né la speranza in un Liberatore, specie negli spiriti più nobili. Il poeta Virgilio annuncia l’imminente nascita di un fanciullo che recherà agli uomini un’èra di pace e “l’ età dell’ oro”. L’avvocato e politico Cicerone conosce la profezia della venuta di un re, che bisogna seguire se si vuole ottenere la salvezza.
2) Nel mondo ebraico domina il monoteismo, cioè la fede nell’unico, vero Dio. Ma pure in questo credo la vita religiosa e la moralità conoscono gravi debolezze, per esempio la possibilità, anche facile, del divorzio. Il popolo seguiva le sètte politico-religiose dei farisei e dei sadducei…
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Autore: Pier Luigi Guiducci – plguiducci@yahoo.it