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PIEMONTE. Viverone e Mercurago sotto la tutela dell’Unesco.

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Fanno parte dei Siti Palafitticoli Preistorici dell’Arco Alpino che le Nazioni Unite hanno dichiarato Patrimonio dell’Umanità
Il Piemonte sale a quota 3 beni culturali inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
Dopo le Residenze Sabaude e i Sacri Monti, entrano a fare parte della lista posta sotto tutela delle Nazioni Unite i “Siti Palafitticoli Preistorici dell’Arco Alpino”: una serie di 111 villaggi su palafitte dell’epoca preistorica compresi fra Italia, Austria, Francia, Germania e Slovenia. In Piemonte si trovano sul lago di Viverone, vicino a Torino, e a Mercurago, sul lago Maggiore. Si tratta di costruzioni a palafitta dell’età del Bronzo, 1650-1350 avanti Cristo, occupate sino al Neolitico medio e al Bronzo finale, circa mille avanti Cristo.
vViveroneNel sito archeologico di Viverone si trova l’unica palafitta conosciuta nell’Italia nordoccidentale databile al 1550-1400 a.C. (fase Bronzo Medio). È un ottimo esempio di struttura abitativa dell’età del Bronzo. Sono stati individuati circa 5.000 pali che formano alcune case di grandi dimensioni sviluppate in lunghezza e dei recinti da staccionate, organizzati in un insediamento di forma circolare di 70 metri di diametro, collegato alla terraferma da un sentiero, circondato da due palizzate. Nel sito sono stati trovati numerosi reperti in metallo (soprattutto spade, asce, spilloni e altri ornamenti femminili), che mostrano dei profondi contatti con la Germania meridionale e la Svizzera.
Monili_trovati_nel_lago_di_ViveroneIl sito di Mercurago è conosciuto agli archeologi sin dall’Ottocento. Si trova una delle prime palafitte scoperte in Europa a metà del XIX secolo e la prima studiata scientificamente in Italia  negli anni a cavallo del 1860. È un sito archeologico di grande importanza per i reperti metallici, di legno, in particolare sono da segnalare tre ruote per in legno, che mostrano l’abilità tecnologica raggiunta nella costruzione di carri da guerra e da trasporto, e di vetro, alcune perline, tra le più antiche scoperte in Italia.
Queste palafitte restituiscono un’immagine precisa e dettagliata del mondo delle prime comunità agricole in Europa, della vita quotidiana dei nostri antenati, delle pratiche agricole, di allevamento di animali e di innovazioni tecnologiche.
I reperti rinvenuti nei due siti sono conservati al Museo di Antichità di Torino e al Museo Archeologico di Arona.
Per l’Italia di tratta del 47° sito iscritto nel Patrimonio dell’Umanità. Per il Piemonte è il terzo sito, mentre è in fase di candidatura i Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero-Monferrato.

Fonte:
Ufficio Stampa Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte
Loris Gherra, t. 334 1124914, loris.gherra@beniculturali.it, 1 luglio 2011

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