La vicenda della copertura della Villa romana di Piazza Armerina sembra arrivata a una conclusione che, di fatto, è il ritorno al punto di partenza.
Ieri, all’assessorato ai Beni culturali di Palermo, si è svolto un incontro voluto dall’assessore Pagano dopo la querelle che ha visto contrapposti l’Alto Commissario Vittorio Sgarbi e il Soprintendente ai Beni culturali di Enna Salvatore Scuto.
All’incontro, che si è protratto per diverse ore, erano presenti, oltre all’assessore, il soprintendente e l’Alto Commissario, l’architetto del Centro regionale del restauro Guido Meli, l’architetto Gionata Rizzi, il dott. Domenico Pergolizzi, dirigente generale del dipartimento regionale Beni culturali.
L’assessore Pagano è riuscito, alla fine, a mettere d’accordo le diverse posizioni e a convincere le varie parti a firmare un protocollo di intesa che dovrebbe regolamentare e mettere fine a ogni polemica sui ruoli e i compiti di ciascuno.
Alla fine dell’incontro, lo stesso assessore ha commentato: “Ritengo che, con grande senso del dovere e spirito costruttivo, i miei dirigenti hanno elaborato una strategia estremamente vincente. L’Alto Commissario riconosce i meriti scientifici del Centro di restauro e di progettazione e, quindi, ha deciso di avvalersi di queste straordinarie professionalità”.
In pratica, si è deciso che il Centro di restauro elaborerà un nuovo progetto che tenga conto di nuove direttive che proverranno da Vittorio Sgarbi.
Parole di elogio sono state espresse dall’assessore Pagano nei confronti del Soprintendente Scuto che “ha sempre eseguito diligentemente tutte le procedure e che, prendendo atto di alcuni nuovi aspetti amministrativi, non avrà nessuna difficoltà a seguire le direttive dell’Alto Commissariato”.
Soddisfatto dell’incontro Sgarbi che, nelle sue prime dichiarazioni al termine dell’incontro, ha definito sommariamente le sue prossime direttive: un recupero parziale dell’opera del Minissi e, successivamente, l’integrazione con i nuovo progetto elaborato dal Centro del restauro, che dovrà individuare una forma di copertura al di sopra delle passerelle che, secondo Sgarbi, è l’unico sistema per ammirare adeguatamente i mosaici.
L’Alto Commissario prevede anche l’utilizzo delle somme provenienti dagli incassi della Villa sottoforma di spese straordinarie. Punto sul quale il sindaco di Piazza Armerina, Maurizio Prestifilippo, è in disaccordo perché ritiene che gli incassi della Villa debbano essere utilizzati solo per spese di ordinaria amministrazione.
Il protocollo di intesa firmato ieri a Palermo prevede che entro il 30 giugno il Centro di restauro riveda il progetto iniziale, presentato un anno fa, in base alle linee guida indicate dall’Alto Commissario e all’individuazione della quali potrà essere richiesto il contributo di esperti di comprovata qualità ed esperienza.
Fonte: La Sicilia 24/05/05
Autore: Marina Chiaramente, Nicola Lo Iacono
Cronologia: Arch. Romana