Tra i più affascinanti vi è quello delle linee di Nazca. Si trovano nell’omonimo deserto nel sud del Perù, su un altopiano.
Consistono in più di 800 disegni stilizzati, per lo più animali, incisi nel terreno. Le dimensioni sono gigantesche, ma fino al 1927 a nessuno era nota la loro esistenza. Sono visibili solamente dall’alto, e sono stati scoperti solo quando la zona è stata sorvolata da un aereo militare.
MISTERO RISOLTO? – Realizzati tra il 300 a.C. e il 500 d.C., le più fantasiose teorie si sono avvicendate per giustificarne l’esistenza. Dei, alieni, calcoli astronomici e matematici: nel calderone che include la chiave di lettura dell’arcano è stato infilato un po’ di tutto. Adesso, tuttavia, è emersa una spiegazione che appare tutt’altro che improbabile, e che mette in relazione le linee e l’acqua, così scarsa nel territorio.
UNA «MAPPA» DELL’ACQUA – Questa ipotesi, poco sostenuta nel passato, ha ripreso vigore ultimamente grazie allo studio di un ricercatore indipendente americano di Poughkeepsie, David Johnson, che ha lavorato insieme agli esperti della University of Massachusetts e dell’Agenzia peruviana «Andina».
Secondo Johnson i geroglifici peruviani formerebbero un’enorme mappa delle risorse d’acqua sotterranea. Ci sarebbe una stretta correlazione tra gli antichi acquedotti o altri elementi «d’acqua» e le principali figure del luogo.
Sarebbe stata l’esperienza, secondo il ricercatore, a permettere alle popolazioni preispaniche di conoscere le vie d’acqua sotterranee che scendono dalle montagne circostanti il deserto.
Le 13mila linee che formano le oltre 800 figure si trovano su un’area di circa 500 km quadrati. Sono state realizzate scavando dei solchi nel terreno non più profondi di 30 centimetri.
LA TEORIA DEGLI UFO – La particolare conformazione del luogo ha fatto sì che le figure si conservassero intatte nei secoli. Queste si trovano tutte su un altopiano nelle vicinanze del quale non esistono punti di osservazione situati in alto. Un dettaglio non da poco.
Tra le principali teorie per spiegare questo fatto, quella secondo cui si tratterebbe di un calendario astronomico, quella che afferma che le linee avevano uno scopo religioso e quella del calendario meteorologico.
Erich von Däniken è autore della spiegazione che, finora, ha avuto più seguito: sostiene che le linee di Nazca sono opera degli alieni.
Secondo lo scrittore, esseri dello spazio, provenienti da un altro sistema solare, giunsero sulla Terra circa 10mila anni fa. Fu allora che, alterando il Dna della scimmie, diedero origine alla specie umana. L’uomo, dotato dell’intelligenza grazie agli extraterrestri, iniziò ad adorarli come dei, e in loro onore traccio le linee di Nazca.
Fonte: Yahoo.com, 03/09/2010