Pubblicata un’analisi archeologica delle strutture del Cerro Baúl .
Attorno all’anno 1000, l’elite dei Wari abbandonò il proprio insediamento di Cerro Baúl, nel Perù meridionale, con cerimonie elaborate che includevano la fabbricazione e il consumo di birra, la distruzione di vasi e l’incendio degli edifici. Lo rivelano alcune analisi archeologiche descritte in un articolo pubblicato sulla rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences”.
Le rovine monumentali sul Cerro Baúl, una mesa rocciosa alta 600 metri, erano state scoperte negli anni settanta, ma il loro scopo era rimasto sempre poco chiaro. Michael Moseley dell’Università della Florida di Gainesville e colleghi hanno raccolto e analizzato una gran quantità di dati presso il sito, e ora hanno proposto una spiegazione.
Secondo i ricercatori, l’impero Wari stabilì un insediamento molto elaborato sul Cerro Baúl da usare come centro politico per i membri della loro elite durante i negoziati con lo stato di Tiwanaku, a sud. La colonia comprendeva strutture per la fabbricazione di grandi quantità di chicha, una bevanda alcolica prodotta a partire da mais o bacche fermentate, simile alla birra. La colonia di Cerro Baúl venne abbandonata verso l’anno 1000, quando entrambi gli imperi cominciarono a declinare. Prima di lasciare la mesa, l’elite dei Wari si dedicò ad elaborate cerimonie di evacuazione. Le donne dei Wari fabbricarono un’ultima quantità di chicca, mentre gli uomini festeggiarono e bevvero da tazze di ceramica decorate che contenevano fino a quasi due litri di bevanda. Infine, i Wari incendiarono la fabbrica di birra e distrussero le tazze e i vasi fracassandoli sul pavimento.
Michael E. Moseley, Donna J. Nash, Patrick Ryan Williams, Susan D. deFrance, Ana Miranda, Mario Ruales, “Burning down the brewery: Establishing and evacuating an ancient imperial colony at Cerro Baúl, Peru”. Proceedings of the National Academy of Sciences (2005).
Fonte: Le Scienze on line 23/11/2005
Cronologia: Arch. Precolombiana