Due provengono da Israele e uno dall’Algeria.
Non corrispondono certo ai canoni degli status symbol di oggi, ma 100.000 anni fa le cose andavano alquanto diversamente e quelle tre conchiglie forate ad arte per formare una collanina rappresentavano sicuramente un segno di distinzione come pochi. Nonostante la loro semplicità, sono di inestimabile valore per la conoscenza della storia della nostra specie.
Finora si riteneva che la capacità di un pensiero simbolico – nucleo della nostra cultura – fosse comparsa nell’uomo in epoca molto più recente. Fino a pochi anni fa si pensava addirittura che risalisse a non più 40.000 anni fa: a quell’epoca infatti datavano i più antichi manufatti simbolici conosciuti, ritrovati in Europa.
Due anni fa, però, Marian Vanhaeren dell’University College di Londra e Francesco d’Errico del CNRS di Nanterre, in Francia, avevano rinvenuto in Sud Africa, nella Blombos Cave, manufatti risalenti a 75.000 anni fa.
Oggi hanno fatto fare all’inizio della cultura umana un salto ancora più indietro, grazie alla scoperta di queste tre conchiglie, di cui i ricercatori hanno dato notizia nell’ultimo numero della rivista “Science”.
Mai sottoposte in precedenza a un’attenta procedura di datazione, due delle conchiglie sono conservate fin dal 1930 nelle collezioni del Natural History Museum di Londra, e provengono dal sito archeologico di Es-Skhul, in Israele, mentre la terza appartiene al Musee de l’Homme di Parigi, e proviene dal sito di Oued Djebbana, in Algeria.
Fonte: Le Scienze on line 24/06/2006
Cronologia: Preistoria