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PARCO ARCHEOLOGICO DI BARATTI E POPULONIA

Località Baratti – Piombino (LI) – Informazioni: 0565.29002 Il parco ha una distesa di ottanta ettari, ai piedi della rocca medievale, tra il promontorio di Piombino e il golfo di Baratti. Si conserva una grande varietà di testimonianze della civiltà etrusca: dai primi insediamenti risalenti all’età del Ferro (IX-VIII secolo a.C.), alle estese necropoli orientalizzanti e arcaiche (VII-V secolo a.C.) caratterizzate da imponenti tombe a tumulo e a edicola (località S. Cerbone, Casone, Poggio della Porcareccia, Conchino), alle necropoli ellenistiche (IV-II secolo a.C.) con le suggestive tombe ipogee scavate nel tufo e nascoste nella macchia mediterranea. Varie sono le possibilità di percorsi (cronologici, tematici, topografici), ma due sono gli itinerari di maggior attrattiva: il primo interessa la zona centrale del golfo, dove si trovano le necropoli orientalizzanti e arcaiche (tombe “dei carri”, “dei letti funebri”, “delle pissidi cilindriche”, “delle oreficerie”, “dei frammenti italo-corinzi”), le tombe a edicola e a cassone o sarcofago, gli edifici utilizzati dal IV-III secolo a.C. per la lavorazione del minerale di ferro trasportato dalla vicina isola d’Elba. Il secondo itinerario conduce alle sepolture ipogee di età ellenistica, accessibili attraverso un breve corridoio a gradini (dromos); a ridosso di questa necropoli ipogea si scoprono pareti rocciose con decine di tombe a camera, alcune delle quali disposte su due livelli. La gestione, affidata alla Società Parchi Val di Cornia offre una sentieristica ben attrezzata sotto il profilo logistico e didattico, un’attività di archeologia sperimentale per avvicinarsi alla produzione ceramica nei vari periodi storici, un centro di documentazione multimediale, guide, servizi di ristoro, una carta “parchi pass” che consente anche la visita al vicino Parco di S. Silvestro e lo sconto del dieci per cento per gustare il menu tipico in uno dei ristoranti locali convenzionati.
Fonte: Archeologia viva
Cronologia: Etruscologia

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