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PANTELLERIA (Tp). Ritrovato un cannone sui fondali di Punta Spadillo.

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Il primo luglio 2012 è stata effettuata una ricognizione dei fondali prospicienti Punta Spadillo sulla costa orientale dell’isola di Pantelleria, alla ricerca di emergenze di carattere storico-archeologiche segnalate dai noti subacquei panteschi Antonello D’Aietti e Arturo Caravello. L’operazione si è svolta in sinergia tra la Soprintendenza del Mare – diretta da Sebastiano Tusa – e il Reparto Operativo Aeronavale (ROAN) comandato dal Colonnello Costanzo Ciaprini.
A circa 36 metri di profondità su un pianoro sabbioso alla base di una caduta rocciosa si trovava adagiato un cannone in ferro della lunghezza di circa m 2,60. Fortemente concrezionato il pezzo presenta chiaramente visibili i due orecchioni per l’alloggiamento sull’affusto, la bocca e la culatta con grosso pomello centrale. In prossimità della culatta è identificabile anche il foro per l’alloggiamento della miccia. Alcuni anelli in rilievo sono parzialmente visibili prominenti dalla folta e spessa concrezione che lo avvolge.
Nel pianoro, a breve distanza, i segnalatori affermano di avere identificato nel corso di immersioni precedenti altri due pezzi simili, oggi coperti dal sedimento sabbioso e ghiaioso.
cannone_pantelleria_03_photo_salvo_emmaL’oggetto è di grande interesse poiché si tratta del primo cannone rinvenuto nelle acque dell’isola e, data la presunta presenza di altri pezzi simili nella zona, si configura come pertinente un relitto di nave affondata.
E’ ancora prematuro avanzare ipotesi circa l’attribuzione cronologica del pezzo ed ancor di più ad uno specifico episodio bellico o di naufragio. Tuttavia è ipotizzabile che il cannone fosse parte dell’armamento di un’imbarcazione naufragata nel corso di una delle incursioni contro l’isola effettuate durante il dominio spagnolo.
Le operazioni subacquee di documentazione e rilievo sono state effettuate da Sebastiano Tusa, Pietro Selvaggio, Salvo Emma, Floriana Agneto e Giovanni Calandrino della Soprintendenza del Mare con il prezioso supporto della Guardia di Finanza che ha messo a disposizione il mezzo navale Guardacoste “G202 APPUNTATO SALERNO” al comando del Maresciallo aiutante Pitrone e il Nucleo Sommozzatori di Palermo composto dal Comandante Maresciallo Riccardo Nobile, dal Maresciallo Francesco Spezzano e dal Finanziere Scelto Alessandro De Lucia. Sul posto, a coordinare le operazioni, era presente il Colonnello Costanzo Ciaprini – Comandante del ROAN – Reparto Operativo Aeronavale della Sicilia.

Fonte: Sopr. Beni Culturali e Ambientali del Mare, Palermo

Info: tel. 0916172615, e-mail: urp.sopmare@regione.sicilia.it

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