Sono state rinvenute a Pantelleria, nell’acropoli romana di San Marco, le teste in marmo di Cesare e di sua moglie Agrippina.
Le due sculture databili al IV-V secolo d.C. si trovavano in una giacitura secondaria, dentro un’antica cisterna. Il ritrovamento ad opera di un’équipe diretta dall’archeologo Sebastiano Tusa, dal professor Thomas Schaefer dell’Università di Tubingen e da Massimo Osanna dell’Università della Basilicata, impegnati in una campagna di scavo da tre anni, dimostrerebbe l’importanza di Pantelleria come base marittima e agricola: nell’isola una ricca fascia imprenditoriale costruì le sue fastose residenze riccamente decorate.
Realizzate in marmo pentelico, ottimamente conservate, le due teste dovevano inizialmente far parte dell’arredo di un edificio pubblico, per poi essere spostate nel V secolo d.C. quando, in epoca post-imperiale, l’insediamento fu distrutto.
L’importanza della scoperta per la storia dell’arte romana appare subito notevole se si pensi che dell’imperatore ad oggi ci sono pervenuti solo cinque ritratti.
Già destinati al Parco archeologico di Pantelleria, i due reperti saranno per ora conservati in cassaforte per poi essere esposti il 29 settembre nella sede dell’UNESCO, a Parigi, in occasione della visita del presidente Ciampi.
Fonte: RAI – TG3 22/08/03
Autore: Grazia Modroni
Cronologia: Arch. Romana