Il Museo Archeologico di Palermo, già Museo Nazionale dedicato oggi ad Antonino Salinas, è la più importante e antica istituzione museale dell’Isola.
Formatosi nel 1814 come Museo dell’Università e divenuto Museo nazionale nel 1860, vi confluirono, nel tempo, importantissime collezioni e materiali provenienti da vari siti, tra cui le famose metope del tempio C di Selinunte, scoperte nel 1823 dagli architetti inglesi Angell e Harris, che ne avevano tentato il trafugamento. I sovrani Borboni donarono all’Istituto diversi reperti di grande pregio provenienti da Pompei e da Torre del Greco, mentre scavi e acquisti contribuirono ad accrescere le collezioni.
Nel 1865, ad esempio, fu acquistata la prestigiosa raccolta di antichità etrusche costituita da Pietro Bonci Casuccini grazie ai ritrovamenti nei suoi terreni in territorio di Chiusi. Tra le più importanti acquisizioni ricordiamo quella della cosiddetta Pietra di Palermo, con iscrizioni geroglifiche di importanza capitale per la ricostruzione della storia egiziana.
Dopo l’unità d’Italia, anche i Savoia donarono al Museo diverse opere, tra cui il magnifico ariete in bronzo da Siracusa. Ma fu soprattutto l’afflusso di reperti provenienti da scavi e acquisti effettuati in gran parte della Sicilia che determinò la rilevanza e il ruolo centrale del Museo, in particolare sotto la direzione di Antonino Salinas (1873-1914), fermamente convinto che l’Istituto dovesse illustrare la storia siciliana dalla preistoria all’età contemporanea. Gli anni del dopoguerra furono fondamentali per la storia dell’istituto che, da quel momento, divenne esclusivamente Museo Archeologico, destinando alla formazione di altre Istituzioni museali, quali Palazzo Abatellis o il Museo Pitré, le collezioni storico artistiche ed etno-antropologiche facenti parte del proprio patrimonio.
Dal 2009 il seicentesco complesso monumentale dei padri Filippini, che ospita il Museo di Palermo, è stato sottoposto a un integrale lavoro di restauro e a breve si avvieranno i lavori per il nuovo allestimento, rinnovato nelle forme e nei contenuti.
Nel frattempo, tuttavia, la più antica istituzione museale pubblica della Sicilia, oltre ad organizzare mostre temporanee nei locali già resi disponibili o in altre sedi esterne, si è impegnata a dare particolare attenzione a tutti i progetti innovativi che parlano i linguaggi della contemporaneità, aprendo un dialogo con la città utile a sottolineare il legame dell’Istituto con il territorio e a veicolare l’idea di un museo accogliente ed ospitale, aperto al nuovo ma, soprattutto, orientato verso il futuro.
Info:
Orari apertura: mar-dom ore 9.30-19.00.
Francesca Spatafora, Direttore del Museo Salinas di Palermo,
cell. +39 334 6476267 – mail: francesca.spatafora@regione.sicilia.it
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