Un gruppo di archeologi italiani ha scoperto delle tombe di risalenti a oltre 3.000 anni fa nella valle di Swat, che dimostrano l’esistenza di “riti funerari complessi” in questa regione del Pakistan oggi controllata dai talebani.
La missione italiana ha iniziato gli scavi negli anni cinquanta presso il sito di Udegram, una zona nel nord-ovest del paese definita la “Svizzera del Pakistan” per le sue verdi valli e che nasconde anche tesori di un passato buddhista.
Gli archeologi erano a conoscenza dell’esistenza di una necropoli prebuddista a Udegram, ma di recente hanno scoperto un intero territorio sconosciuto di questa regione, scavando “circa 30 tombe, in parte intrecciate l’una sull’altra”, ha spiegato all’AFP Luca Maria Olivieri, capo della missione italiana in Pakistan.
“Il cimitero sembra essere stato utilizzato entro la fine del secondo millennio avanti Cristo e nella prima meta’ del primo millennio”, ha aggiunto lo studioso.
“Queste tombe ci raccontano molto delle antiche culture che avevano dei riti funerari complessi”, con una prima fase di decomposizione delle spoglie all’interno di una tomba aperta, dopo la quale i resti venivano in parte bruciati e la conseguente tumulazione. Gli archeologi non hanno trovato tracce di armi, ma alcuni frammenti di ferro “che potrebbero rappresentare le piu’ antiche tracce di questo metallo nel Continente”.
Il team italiano ha deciso di avviare le esplorazioni anche nel sito adiacente di Barikot, nome attuale dell’antica citta’ di Bazira, controllata da Alessandro il Grande nel quarto secolo avanti Cristo.
Autore: Gordon Francis Ferri
Fonte: www.blogo.it, 24 nov 2012