Gli archeologi hanno fatto una scoperta eccezionale nella città di Lienden, nei Paesi Bassi: ben 41 monete d’oro risalenti al Tardo Impero romano.
Il tesoro sarebbe stato sepolto da un capo militare franco nella seconda metà del V secolo d.C., quando l’area faceva ancora parte dell’Impero romano d’Occidente, solo pochi anni prima della sua fine nel 476 d.C.
La moneta più recente porta l’effige di Maggioriano, uno degli ultimi imperatori romani, che regnò dal 457 fino alla sua morte nel 461. «Su tale base riteniamo che questo tesoro sia stato sepolto intorno al 460», ha detto Nico Roymans, professore di archeologia presso la Vrije Universiteit di Amsterdam.
Il ritrovamento è avvenuto grazie ad alcuni archeologi dilettanti che, armati di metal detector, avevano indagato un frutteto in un campo privato e che dopo la scoperta hanno avvisato le autorità. Gli scopritori e il proprietario del terreno hanno gentilmente rinunciato alla collezione lasciandola in prestito permanente al Museo Valkhof di Nimega, che da venerdì li espone al pubblico.
Secondo Roymans, probabilmente i Romani pagarono con questi solidi d’oro un capo militare franco in cambio del loro aiuto contro altre tribù germaniche nemiche. È possibile che il pagamento sia stato fatto da Egidio stesso, il magister militum per Gallias di Maggioriano. Ed è curioso notare come proprio in quegli anni (463), Egidio riuscì a sconfiggere i Visigoti nella battaglia di Orléans grazie all’aiuto dei Franchi, guidati dal loro re Childerico, salito al potere nel 458.
In quegli anni l’imperatore Maggioriano stava cercando di ripristinare l’autorità romana a nord delle Alpi. Fu un abile comandante, ma il tentativo fallì, e quindici anni dopo la fine del suo regno l’ultimo imperatore romano d’Occidente venne deposto. Negli anni successivi il potere nella regione passò nelle mani di Childerico e della sua dinastia merovingia, la famiglia reale dei Franchi, uno dei numerosi popoli germanici occidentali.
Nel luogo di ritrovamento delle monete vi era un tumulo funerario dell’Età del Bronzo che conosciamo grazie ad alcune mappe del XIX secolo. Forse il proprietario aveva intenzione di tornare qui e prenderle: «Il tumulo funerario sarebbe stato facile da trovare in epoca tardo-romana e forse per questo motivo il tesoro venne nascosto qui», ha detto Roymans. «Questa scoperta è inusuale poiché risale a un periodo molto tardo», ha detto Stephan Mols, docente di archeologia presso la Radboud Universiteit di Nimega. Ma abbiamo sempre più testimonianze che qui i Romani cercassero aiuto e reclutassero soldati.
Nella conferenza stampa al museo Valkhof, gli archeologi Stijn Heeren, Nico Roymans e Jos Bazelmans hanno sottolineato l’importanza della scoperta per quanto riguarda il passaggio nei Paesi Bassi dall’autorità romana all’Alto Medioevo.
Fonte: ilfattostorico.com, 3 giu 2017