Apre a Padula nella Certosa di San Lorenzo il nuovo allestimento del Museo archeologico provinciale della Lucania Occidentale. L’esposizione percorre ben 16 secoli di storia del Vallo di Diano, dal X secolo a.C. al VI secolo d. C.: spiccano le grandi sagome delle donne di Sala Consilina con il loro ricco corredo di monili in bronzo dorato, di ambre, di avorio, di armi, cui si affiancano i grandi vasi funerari di epoca villanoviana, gli splendidi vasi attici decorati con i miti greci e provenienti dalle tombe di Padula, i vasi con i volti di donne e gli anelli ellenistici, gli unguentari d’argento e i mosaici tardo-antichi, capitelli, statue, rilievi figuranti, sarcofagi ed iscrizioni.
La cerimonia di inaugurazione, ripresa dalle telecamere Rai, del nuovo allestimento è stata condotta dal professor Arnaldo Colasanti. Diversi gli interventi che sono stati preceduti dai saluti dell’assessore provinciale ai Beni e alle Attività Culturali, Gaetano Arenare, e del presidente della Provincia, Angelo Villani i quali hanno sottolineato il grandissimo valore storico ed artistico dei reperti esposti nel Museo archeologico di Padula assicurando il loro impegno per valorizzare sempre di più lo straordinario patrimonio culturale di cui è ricco il territorio della provincia di Salerno.
Sulla stessa linea anche Matilde Romito, dirigente del settore Beni Culturali della Provincia e direttrice del Museo: “Si tratta di una iniziativa di grosso spessore culturale, tesa ad avviare in maniera concreta il riesame dell’immenso patrimonio archeologico venuto alla luce nel corso degli scavi condotti nelle necropoli di Padula e Sala Consilina a cura della Provincia”.
Intervenuti anche Loredana Conti, soprintendente ai Beni Librari e dirigente del settore Musei della Regione Campania, Giuseppe Zampino, Soprintendente ai Beni archeologici di Salerno ed Avellino, e Stefano De Caro, direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Regione Campania.
Le considerazioni conclusive sono state del vescovo della diocesi di Teggiano-Policastro, Angelo Spinillo.
A conclusione della giornata è stato distribuito al pubblico il volume “Vecchi scavi, nuovi studi” curato, per l’occasione, da Matilde Romito ed il calendario 2007 dell’Assessorato provinciale ai Beni Culturali. La manifestazione inaugurale si è conclusa nel Refettorio della Certosa, dove è stato proiettato un filmato degli anni Venti girato dall’Istituto Luce sul monumentale complesso certosino.
Fonte: Il Denaro 21/12/2006
Autore: Basilio Puoti