Una biga corre veloce. L’auriga che la sta guidando è proteso in avanti, briglie alla mano, nel gesto di sferzare i cavalli; dietro l’uomo in toga volge lo sguardo verso una donna, ritta al centro, con le mani incrociate sul ventre. Sono marito e moglie e questo è il loro ultimo viaggio: la strada che stanno percorrendo è quella del loro destino.
La stele funeraria di Ostiala Gallenia, testimonianza eccezionale e unica per la commistione di elementi cultuali e figurativi venetici con altri sicuramente romani, reperto tra i più significativi tra quelli conservati presso il Museo Archeologico di Padova nelle sale dei Musei Civici di Piazza Eremitani, non a caso è stata scelta come logo generale del Progetto via Annia: progetto che nasce per la valorizzazione e il recupero dell’antica strada romana del II sec. a.C. – e dunque dei centri e dei terrori da essa attraversati – promosso e finanziato da Arcus Spa, con la Regione del Veneto e il Comune di Padova, e attuato da questi insieme all’Università per gli Studi di Padova, alle Soprintendenze archeologiche del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia e ai Comuni collegati dall’arteria romana.
L’articolato progetto, che prevede anche la realizzazione di un complesso di studi e ricerche storicoarcheologiche lungo tutto il tracciato della strada (da Adria o da Bologna, a seconda delle diverse tesi ancora in discussione, fino ad Aquileia, passando per Padova, Altino e Concordia), ha come momento centrale la realizzazione di percorsi museali e sale dedicate alla via Annia in ciascuno dei centri interessati dal percorso.
Il primo allestimento presentato sarà ai Civici Musei di Padova con l’apertura, il 25 ottobre di quest’anno, di una nuova affascinante sistemazione delle sale d’età romana del Museo Archeologico, incentrate appunto sulla via Annia e su una rilettura delle emergenze archeologiche della città, in relazione all’importante via.
Fonte: Archeogate
Cronologia: Arch. Romana