Lo studio – che ha visto impegnato un gruppo internazionale di ricercatori coordinati da Christopher Bronk Ramsey dell’Università di Oxford e che è descritto in un articolo pubblicato su Science – consente anche un più accurato confronto storico con le aree circostanti, come quelle delle attuali Libia e Sudan, per le quali già si dispone di un buon numero di datazioni al radiocarbonio.
I ricercatori hanno eseguito misurazioni al radiocarbonio su campioni di 211 piante che – sotto forma di semi, frutti, tessuti, papiri, canestri e bastoni – sono conservate in diversi musei e possono essere direttamente messe in relazione con il regno di specifici faraoni. Combinando i dati ottenuti con il radiocarbonio con le informazioni di carattere storico sull’ordine e la durata del regno di ciascun regnante, i ricercatori hanno così potuto elaborare una accurata cronologia delle dinastie dell’antico Egitto.
La nuova cronologia – che permette una risoluzione di 76 anni per i periodi più antichi e di 26 per quelli più recenti – indica che alcuni, sia pure non molti, eventi si sono verificati prima di quanto finora ritenuto. Così, l’inizio del regno di Djoser – il costruttore della famosa piramide a gradoni di Saqqara – sarebbe retrodatato fra il 2691 e il 2625 a.C., mentre il Nuovo Regno avrebbe avuto inizio fra il 1570 e il 1544 a.C. (gg)
Fonte: Le Scienze, 18-06-2010