Oltre 5.000 anni fa, agricoltori e pastori delle remote isole Orcadi, in Scozia, decisero di erigere qualcosa di molto grande, per scopi ancora misteriosi.
“Avevano la tecnologia dell’Età della pietra, ma erano proiettati millenni più avanti. Cinquemila anni fa gli antichi abitanti delle Orcadi – un arcipelago verde e fertile a nord dell’odierna Scozia – costruirono un complesso di edifici monumentali completamente diverso da qualsiasi cosa avessero fatto prima.
Dopo aver estratto da una cava migliaia di tonnellate di arenaria a grana fine, averla tagliata e trasportata per diversi chilometri fino a un verde promontorio che dominava il paesaggio circostante, eressero, con impeccabile perizia tecnica, mura imponenti degne dei centurioni romani che, circa 3.000 anni dopo, avrebbero realizzato il Vallo di Adriano in un’altra parte della Gran Bretagna.
All’interno della cinta muraria costruirono un gran numero di edifici, tra cui una delle più grandi strutture coperte edificate nella preistoria del nord Europa, lunga più di 25 metri e larga 19, con muri spessi 4 metri. All’interno del complesso c’erano strade pedonali pavimentate, incisioni in pietra, facciate dipinte, perfino tetti con tegole in pietra, un’insolita stravaganza in un periodo in cui le coperture erano generalmente fatte di zolle d’erba, pelle di animali, paglia o canne”.
(dall’articolo di Roff Smith pubblicato su National Geographic Italia di agosto 2014)
Fonte: http://www.nationalgeographic.it, 18 ag 2014