Nel settembre del 2023, durante i lavori di ristrutturazione del Centro Kayak sull’Isonzo a Salcano (Nova Gorica), sono stati rinvenuti 19 scheletri. Oggi possiamo sapere che, secondo le prime analisi degli archeologi, si tratta di tombe appartenenti a soldati longobardi, popolazione che ha abitato la nostra regione dal quinto all’ottavo secolo dopo Cristo. La presenza di un sito sepolcrale longobardo di rilevanza in questa zona era stata già riscontrata nel 1980, quando 21 scheletri vennero rinvenuti durante gli scavi per un gasdotto.
Secondo gli esperti, le sepolture di Salcano risalgono all’alto Medioevo, un periodo in cui questa parte della Primorska faceva parte del Regno dei Longobardi, più precisamente tra il sesto e il settimo secolo dopo Cristo. Nel 2008, durante la costruzione di una casa residenziale, sono state scoperte altre 35 tombe scheletriche risalenti allo stesso periodo. Questi ritrovamenti non sono stati una sorpresa, poiché l’area era stata precedentemente designata come protetta, dall’Istituto per la protezione del patrimonio culturale della Slovenia, a causa dei ritrovamenti passati, sebbene i siti longobardi in Slovenia siano piuttosto rari.
Un team composto da 10 archeologi ha condotto un’attenta analisi dei resti e dei dati di base, quali sesso, statura ed età delle persone. Sei scheletri non sono stati inclusi nell’analisi poiché si trovavano al di fuori del perimetro dei lavori di costruzione. Tra gli altri, sono stati identificati 9 maschi, 3 femmine ed un giovane.
Le sepolture erano disposte in file, con alcune tombe sovrapposte, suggerendo che il sito sia stato utilizzato a lungo nel tempo e che, con il passare degli anni, i defunti fossero sepolti uno sopra l’altro. Tra i pochi manufatti trovati con i defunti vi sono oggetti di uso quotidiano e gioielli, come pettini realizzati con ossa, spille in ferro e anelli e orecchini in bronzo.
L’identità dei defunti rimarrà sconosciuta fino ad ulteriori analisi sugli oggetti e sulle ossa. Attualmente, gli oggetti sono conservati presso il Goriški muzej di Nova Gorica, dove saranno esposti al pubblico in futuro.
Il responsabile degli scavi e delle ricerche, Luka Rozman, ha dichiarato a Radio Slovenija: «È difficile determinare se si trattasse effettivamente di soldati longobardi basandoci solo sugli artefatti. Ci sono indizi, ma in quel periodo storico molte cose stavano accadendo. I siti longobardi in Slovenia sono pochi, e questo ricorda quelli di Lajh a Kranj e di Rifnik in Stiria. Lo studio ci offrirà risposte su come tutto ciò abbia avuto luogo in questa parte della Slovenia».
Autore: Nicholas Taucer
Fonte: ilgoriziano.it 10 apr 2024