Lo scioglimento degli ghiacci ha fatto ritrovare qualcosa di speciale, reperti risalenti ai Vichinghi. Il fatto è avvenuto tra le montagne della Norvegia. Già in passato erano stati ritrovati manufatti di tale era come una tunica di lana del quarto secolo, un ritrovamento del 2011. Successivamente sono state ritrovate altri capi come scarpe di cuoio e maglie.
Tutti questi reperti risalgono al periodo che gli storici ritengono sia quello d’oro dei Vichinghi, un’era in cui il commercio era al proprio culmine. I ritrovamenti sono avvenuti in una zona ghiacciata chiamata Lendbreen vicino al villaggio di Lom, una zona trafficata principalmente verso la fine dell’inverno e all’inizio dell’estate.
Un sentiero perduto che raggiunge anche i 1.900 metri di altezza. Tale sentiero è una miniera di manufatti, da semplice pile di ossa di animali ammucchiate, a rifugi in pietra. Il passato di una terra abitata da guerrieri leggendari.
Il cambiamento climatico ha ovviamente influenzato l’archeologia in questi luoghi. Il tasso sempre più veloce dello scioglimento dei ghiacci sta favorendo sempre più ritrovamenti, una magra consolazione visto quello che comporta tutto questo. Anche se però risulta essere un’arma a doppio taglio in quanto i reperti esposti possono deteriorarsi in fretta. Il ghiaccio funge da conservante per questi reperti mentre l’acqua ha l’effetto opposto.
Le parole di uno degli archeologi: “Il passaggio di Lendbreen probabilmente ha ora rivelato la maggior parte dei suoi reperti, ma altri siti si stanno ancora sciogliendo o anche solo ora vengono scoperti. La sfida sarà quella di salvare tutta questa archeologia.”
Autore: Giacomo Ampollini
Fonte: www.infinitynews.it, 20 apr 2020