Lo scafo e’ stato rinvenuto a dieci metri sotto il livello della strada: e’ stato adesso sottoposto all’esame degli archeologi che hanno cominciato a scavarlo e ripulirlo a mano perche’ il relitto e’ estremamente fragile.
Come gli affreschi romani negli scavi della metropolitana in una memorabile scena di ‘Roma’ di Federico Fellini, il legno che lo compone ha cominciato a deteriorarsi non appena esposto all’aria.
”Per fortuna e’ piovuto”, ha commentato Doug Mackey, il soprintendente archeologo della New York Historical Society: ”Se ci fosse stato il sole il vascello si sarebbe disfatto”.
Un’ancora da 50 chili e’ stata rinvenuta nei pressi ma non e’ chiaro se appartenesse all’imbarcazione o ad un altro vachello fantasma.
Il relitto e’ emerso dal fango del cratere dove sorgevano un tempo le Torri Gemelle: gli operai hanno intravisto una fila di assi di legno regolari in mezzo al terreno punteggiato da gusci di ostriche.
Il materiale di riporto era quello usato alla fine del Settecento per estendere quella che oggi e’ Battery Park, la punta sud di Manhattan, nell’estuario del fiume Hudson.
”Erano file cosi’ regolari che e’ stato chiaro che facevano parte di una nave”, ha detto Michael Pappalardo, un archeologo della ditta AKRF che collabora con Port Authority nella documentazione di materiali storici scoperti durante i lavori a Ground Zero.
La porzione di vascello venuta in luce e’ lunga dieci metri: e’ il primo reperto archeologico di questa scala emerso a Manhattan dal 1982 quando un mercantile del Settecento venne portato alla luce a 175 Water Street.
L’area dello scavo non era stata toccata quando negli anni Settanta venne costruito il World trade Center: in questo senso il vascello e’ rimasto sottoterra indisturbato per oltre 200 anni.
Fonte: Ansa, 15 luglio 2010.