L’Associazione Villaggio Letterario lancia il nuovo progetto editoriale dal titolo: Collana Studi Archeologici di Villaggio Letterario.
Il primo volume e’ “La Sicilia del tardo Bronzo – Genti culture risorse e commerci” di Giuseppe Castellana
Il saggio sarà presentato presso il Centro Accoglienza Area Marina Protetta di Ustica, mercoledì 4 agosto alle ore 18.00.
Ad inaugurare l’inedito progetto Collana Studi Archeologici della Sicilia e della Campania, promosso dall’Associazione Villaggio Letterario, fondata e presieduta da Anna Russolillo, architetto specializzato in restauro dei monumenti e giornalista, è il saggio “La Sicilia del tardo Bronzo – Genti culture risorse e commerci”, opera del Professore Giuseppe Castellana, studioso siciliano già direttore del Museo …. della Valle dei Templi, che conta, tra l’altro, oltre cento pubblicazioni scientifiche su importanti riviste italiane e internazionali.
«La Collana Studi Archeologici – dichiara Anna Russolillo, presidente e fondatrice dell’Associazione Villaggio Letterario – nasce per dare voce a ricerche di frontiera e per assicurare una conoscenza scientifica e divulgativa dei territori, soprattutto siciliani e campani. La Collana, avviata con un volume dedicato alla Sicilia, presenta caratteristiche innovative che vedono la pubblicazione dei dati archeologici esito di attività di ricerca integrate, aventi come fulcro l’uomo, le culture, le risorse, e le relazioni nel contesto Mediterraneo. Tra l’altro taluni volumi cureranno l’approfondimento di tematiche come la conservazione, il restauro e la valorizzazione del patrimonio culturale. La Collana – conclude Russolillo – si avvale di un Comitato scientifico composto non solo da archeologi, filosofi e storici, ma anche da geologi, naturalisti, e architetti, secondo quella vocazione multi e inter-disciplinare che caratterizza la ricerca più avanzata.
I volumi, ognuno dei quali è soggetto a double blind peer review, possono essere stampati sia in italiano, sia in inglese o in edizione bilingue, secondo gli accordi fra editore e autori».
Il saggio “La Sicilia del tardo Bronzo – Genti culture risorse e commerci” verrà presentato in anteprima a Ustica, sede dell’associazione, mercoledì 4 agosto, presso il Centro Accoglienza Area Marina Protetta (AMP) di Ustica (via della Vittoria).
Alla presentazione, oltre al Professore Giuseppe Castellana e al Presidente dell’Associazione Villaggio Letterario Anna Russolillo, prenderanno parte anche il Dottore Davide Bruno, direttore dell’AMP di Ustica, il giornalista scientifico Franco Foresta Martin, che modererà l’incontro, e l’archeologa Francesca Spatafora.
La presentazione del saggio proseguirà in un tour di tappe in giro per l’ Italia meridionale a partire dal Cultural Park di Favara di Favara al Museo Archeologico di Napoli.
L’autore de “La Sicilia del tardo Bronzo – Genti culture risorse e commerci” – opera divulgativa caratterizzata dal taglio storico-archeologico – indaga gli ultimi tre secoli del II millennio a.C. quando in Sicilia si determinarono nuove e sconvolgenti condizioni politiche ed economiche, di cui si fecero interpreti le fonti storiche di età greca.
Queste ultime testimoniano, con insistenza, l’arrivo di nuove genti provenienti dalla penisola italiana, Ausoni, Siculi, Morgeti ed Elimi, che provocarono scossoni, attorno al 1200 a.C., relativi a grandiosi spostamenti di popolazioni che investirono in pieno, nel Mediterraneo centro-orientale, le civiltà del mondo egeo-miceneo, anatolico e siro-palestinese.
Gli studiosi moderni indicano i protagonisti di queste invasioni come “Popoli del mare”.
La crisi, all’epoca, investì tutto il sistema economico e mercantile della Sicilia e del Sud che aveva avuto come protagonisti, anche nei nostri mari e nelle nostre terre, le potenti aristocrazie micenee impegnate nella ricerca di materie prime, sotto i colpi di queste nuove genti, portatrici di una cultura tribale.
Lo scontro fu inevitabile con le genti indigene – di cultura profondamente miceneizzata – per il controllo della “via dei metalli”.
Il volume, precedentemente stampato in proprio per pochi amici nel 2014, viene presentato oggi in una veste rinnovata e arricchita di immagini, che conferisce la giusta solennità al prezioso lavoro realizzato dall’autore.
Il nome di Giuseppe Castellana è legato alle scoperte archeologiche e alle corpose pubblicazioni scientifiche, raccolte in circa 90 campagne di scavo, relative ai siti di Monte Grande, Piano Vento con la sua necropoli eneolitica e l’insediamento neolitico, Madre Chiesa, Villa romana del Saraceno, Castellazzo di Palma, Sabucina, Necropoli di Palermo, Caliata, Caltafaraci, Scrinda, Montagnoli, Sant’Angelo Muxaro e altri ancora.
In particolare la sua eccezionale scoperta archeologica del sito minerario di Monte Grande ha aperto le porte all’età premicenea siciliana e ha spostato indietro, di quasi tre millenni, l’inizio della produzione zolfifera siciliana.