Risale al I secolo a.C., ma gli archeologi credono sia stata edificata su una struttura precedente del III-II secolo. Ha 20 stanze, due cortili con colonnata, le terme, le cucine e numerose sale da ricevimento.
Stiamo parlando di un’antica villa romana scoperta a Pianura, che a detta degli esperti “non ha eguali” e risale all’epoca di Giulio Cesare.
Al suo interno sono stati ritrovati i “dolia”, i grandi vasi che contenevano olio, vino e granaglie, ma anche delle monete romane che hanno poi dato la possibilità di datare la villa stessa. Un complesso enorme, insomma, non portato ancora del tutto alla luce del giorno napoletano, che giace su un terreno privato, un frutteto per l’esattezza, che ha visto l’interessamento degli archeologi dopo il 2007, anno di alcuni lavori per un edificio scolastico.
Il 31 agosto 2020, la Soprintendenza ha avviato il procedimento di interesse archeologico per “la grande rilevanza di questo articolato complesso, sia per estensione e conservazione, senza confronti nel territorio dell’antica Neapolis, sia per l’alto livello scientifico e qualitativo dei rinvenimenti”.
Autore: Ylenia Petrillo
Fonte: www.identitainsorgenti.com, 8 set 2020