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NAPOLI: Rinvenuta una delle entrate al teatro romano.

Era una delle entrate del teatro romano. È rimasta in piedi, almeno per metà. Un ritrovamento eccezionale perché rappresenta una sezione della facciata del teatro di via Anticaglia.

La settimana scorsa è stata scoperto un pilastro nel cortile del condominio di via San Paolo 4, in pieno centro storico. La colonna si trova ad appena 40 centimetri sotto il piano di calpestio del cortile. I saggi effettuati dalla sovrintendenza archeologica hanno delineato, grosso modo, i contorni della struttura. Un pilastro a forma di T (anche se non molto accentuata) in mattoni rossi ad opera mista, alto un paio di metri e largo altrettanti. È in corrispondenza di uno dei cunei (corridoi di ingresso) del teatro ed è l’unico pezzo a essere all’esterno del fabbricato: di qui l’ipotesi, ma è quasi una certezza, che si tratti della facciata.

Visto che la colonna è stata ritrovata proprio dove si pensava fosse. Ora si tratta di lavorare con cura per i prossimi mesi per riportare completamente alla luce, sino al basamento, il pilastro. E rendere visibile, come detto, una porzione della facciata, per rendersi conto di com’era il teatro duemila anni fa anche all’esterno.

I lavori alla cavea, infatti, continuano speditamente: stanno tornando alla luce anche i colori del vecchio teatro. Le gradinate sono visibili da tempo. La novità è costituita dagli ambulacri (sorta di antichi foyer) in corso di ristrutturazione.

Un progetto imponente quello del teatro romano, diviso in due lotti, del valore di quattro milioni e mezzo di euro. I tempi naturalmente non sono rapidissimi anche perché dal punto di vista operativo il restauro non è dei più facili.

A meno di ulteriori ritrovamenti, nella primavera del 2006 saranno appaltati i lavori del secondo lotto. Dopo di che il progetto prevede altri due anni di lavori. Solo nel 2008 la struttura romana potrebbe tornare, dopo duemila anni, a essere un teatro.

L’intenzione dell’amministrazione comunale è quella di restaurare completamente l’opera anche dal punto di vista della funzionalità. “Il centro storico – afferma il vicesindaco Rocco Papa – continua a regalarci una serie di reperti di straordinaria importanza. Una risorsa sulla quale dobbiamo assolutamente insistere. Sarà la priorità nella valutazione delle opere da sottoporre ai finanziamenti Ue nel prossimo quadriennio”. Dopo il rapporto tra città e mare (leggesi waterfront) la prossima scommessa urbanistica – con i fondi dell’Unione Europea – dovrebbe riguardare proprio il centro antico che – continua Papa – “racconta una serie di elementi: sviluppo economico, archeologia, architettura, arte. Deve essere la nostra scommessa per il futuro”.

Fonte: Il Mattino Archemail – 05/08/05
Cronologia: Arch. Romana

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