Se la scorsa estate l’Associazione Pietrasanta, che gestisce il LAPIS Museum, ha coraggiosamente inaugurato un nuovo tratto del percorso sotterraneo nell’anno del Covid, per il 2021 ci sono altre e importanti novità, tra cui il restauro del pregiato pavimento maiolicato del piano basilica.
Realizzato nel XVIII secolo dalla Bottega di Donato e Giuseppe Massa, “mastri riggiolari”, autori del famoso Chiostro Maiolicato di Santa Chiara, il pavimento è stato pazientemente restaurato nei mesi del lockdown da un team di giovani restauratrici della Cooperativa Artes.
IL PERCORSO SOTTERRANEO DELLA BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE ALLA PIETRASANTA
Si arricchisce ulteriormente il percorso sotterraneo, le cui cisterne greco-romane sono oggi dotate di un innovativo impianto illuminotecnico che, attraverso giochi di luci e colori, ne valorizza volte e i volumi. Diversi scenari e nuance che sorprendono, consentendo di vivere un’esperienza unica.
Nasce così il Museo dell’Acqua, che si estende lungo un Decumano Sommerso, che segue quello del mondo di sopra, il decumano maggiore di Via dei Tribunali.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con ABC Napoli, l’azienda idrica napoletana che ha permesso a queste antiche cisterne greco-romane di funzionare ancora. Acqua e ruscellamenti contribuiscono così alla narrazione de Le Vie dell’Acqua – dal Serino al Decumano Sommerso, primo modulo di un progetto scientifico più ampio destinato a crescere, che racconta la storia dell’acquedotto che per millenni ha alimentato le case dei napoletani.
A chiudere, almeno per ora, il cerchio delle grandi opere compiute dall’Associazione Pietrasanta Polo Culturale ONLUS c’è anche la realizzazione di quello che è già stato definito il primo ascensore archeologico per le cavità greco-romane di Napoli.
Finanziato dalla Regione Campania, questo straordinario progetto è stato realizzato con il sostegno dell’Istituto di Credito Sportivo e dell’ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili). L’ascensore rende in questo modo il sottosuolo di Napoli maggiormente accessibile, compiendo un viaggio profondo 35 metri e lungo ben 2mila anni di storia.
ARCHEOLOGIA E SECONDA GUERRA MONDIALE A NAPOLI
L’area archeologica della Basilica della Pietrasanta custodisce le evidenze archeologiche dell’Antico Tempio della dea Diana sopra il quale è stata costruita, ma anche degli interessanti mosaici e opus reticulatum che qui testimoniano la presenza di un’estesa insula romana e di antiche domus di pregio.
Si prosegue poi verso i ricoveri antiaerei che, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, hanno permesso a migliaia di napoletani di trovare la salvezza durante i bombardamenti, con ambienti che restituiscono le atmosfere e le condizioni di chi viveva nelle viscere della terra pregando di trovare la salvezza.
Dopo anni di abbandono e degrado, il Complesso, di cui fanno parte l’adiacente Cappella del Santissimo Salvatore, al cui interno è possibile ammirare una bellissima pala di fine Quattrocento, e la Cappella dei Pontano, monumento funebre, capolavoro dell’architettura rinascimentale napoletana, rinasce come importante polo culturale, punto di riferimento per importanti esposizioni ed eventi d’arte.
E sono già centinaia i visitatori accorsi nei weekend di apertura al pubblico, che si sono immersi in quella che oggi è una visita esperienziale capace di coinvolgere i sensi e di farci compiere un viaggio della storia di Napoli.
Autore: Mariano Cervone.
Fonte: www.artribune.com, 8 lug 2021