Dallo scavo agli scavi. Sensazionale e fortunosa la scoperta per una squadra di operai di un’impresa privata che stava effettuando per conto del comune di Montemiletto un lavoro di ampliamento stradale in contrada San Giovanni.
Sotto i loro occhi, e sotto uno strato di terra neppure tanto spesso, è emerso il perimetro, ben definito, di una villa romana della prima età imperiale, ossia il periodo cosiddetto tardo antico. Una sorpresa che ha suscitato assai scalpore nella zona e anche meraviglia, certo, meno forse tra gli esperti che erano a conoscenza della possibilità di ritrovare, più o meno in coincidenza di questo luogo, dei resti di antiche abitazioni nobiliari di epoca romana. Le pareti dell’edificio, circondato dal nastro biancorosso, sbucano appena dal terreno smosso, ma sono comunque una traccia significativa per gli archeologi della presenza umana prima ancora che nascesse il centro abitato di Mons Militum.
Un rinvenimento notevole che potrebbe dare un contributo ulteriore agli studiosi locali che da anni stanno mappando questo territorio che in fondo è una miniera di reperti. Poco più avanti delle mura che delimitano la residenza patrizia è stato recuperato anche uno scheletro, quasi integro. Secondo gli esperti della Sovrintendenza ai beni archeologici di Avellino si tratterebbe di un defunto non appartenente però alla famiglia che abitava nella villa sepolto successivamente nei pressi di quella dimora che nel frattempo era stata abbandonata.
In sostanza il corpo sarebbe stato deposto lì vicino, ma diversi anni dopo. Il cantiere intanto è stato temporaneamente sospeso in attesa che i vertici della Sovrintendenza si pronuncino, d’intesa naturalmente con gli amministratori comunali di Montemiletto, sull’effettiva valenza storica e archeologica del sito scoperto. Un’equipe di tecnici, affiancata da un funzionario della Sovrintendenza responsabile per quest’area irpina e da un’archeologa, ha già avviato una serie di verifiche approfondite e sopralluoghi per catalogare quanto è venuto alla luce. Sono stati apposti anche i numeri delle stratificazioni.
Oltre a quei poveri resti umani sono stati ritrovati anche oggetti d’uso comune a quel tempo: cocci di vasellame, ceramiche, qualche moneta. Se si deciderà di scavare in profondità la villa romana di contrada San Giovanni riemergerà dalle fondamenta con tutti i suoi tesori e i suoi segreti sepolti dai secoli e dalla terra.
Fonte: Archemail Newsletter 03/08/2006
Cronologia: Arch. Romana