Una grotta risalente all’era preistorica e protostorica è stata scoperta l’estate scorsa nelle montagne di Monte Sant’Angelo e resa nota ieri dal Corpo Forestale dello Stato e dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Puglia.
Una scoperta fatta per caso ma – hanno sottolineato gli esperti – di estrema importanza per l’archeologia della Puglia e del Gargano.
“Il sito è di notevole rilievo per la comunità garganica – dice a Stato il Comandante del CTA-CF dr. Cosimo Chiumento – Crediamo di aver individuato – con la visione della Soprintendenza – degli oggetti catalogabili in diverse epoche temporali, dall’età del Bronzo e della Pietra alla fase neolitica. Abbiamo deciso di preservare questi oggetti, avendo avuto indizi che la zona fosse stata già attraversata da terzi”.
Una scoperta fatta per caso ma – hanno sottolineato gli esperti – di estrema importanza per l’archeologia della Puglia e del Gargano.
“Il sito è di notevole rilievo per la comunità garganica – dice a Stato il Comandante del CTA-CF dr. Cosimo Chiumento – Crediamo di aver individuato – con la visione della Soprintendenza – degli oggetti catalogabili in diverse epoche temporali, dall’età del Bronzo e della Pietra alla fase neolitica. Abbiamo deciso di preservare questi oggetti, avendo avuto indizi che la zona fosse stata già attraversata da terzi”.

Per la catalogazione dei beni, come emerso durante la conferenza stampa, è stato previsto un finanziamento del Parco del Gargano.
La stessa Soprintendenza, durante la conferenza stampa, ha rimarcato: “Il territorio di Monte Sant’Angelo non è solo il Santuario di San Michele. La speranza è quella che questo sito venga presto tutelato e valorizzato per quanto vale, come gli altri presenti nel territorio”.
Fonte: Il Diario Montanaro.it, 24/12/2011