Nuovo studio: il parcheggio può coesistere con i reperti?
Parcheggio interrato e sito archeologico insieme in piazza Roma: si può fare, riducendo da 300 a 200 il parcheggio interrato su tre livelli. Dalla relazione della Soprintendenza, giunta in questi giorni sul tavolo dell’assessore Daniele Sitta, è infatti arrivata una indicazione a proseguire su questa strada, previo uno studio di fattibilità che, quanto prima, verrà avviato. Ma, anche se non sarà possibile fare il parcheggio, di sicuro nascerà un sito archeologico con le mura romane e alcune teche contenenti alcuni reperti dell’epoca ritrovati nei vari scavi effettuati a Modena, nel corso degli anni.
Lo ha annunciato l’assessore stesso, in consiglio, rispondendo a una interrogazione del consigliere Sergio Rusticali dello Sdi, il quale chiedeva a che punto fosse la situazione circa il futuro della piazza, dopo la copertura degli scavi.
«Lo chiedo perché la cosa interessa alla città – ha detto – e apre prospettive anche in tema turistico. Cercando di coniugare quindi le due cose parcheggio-sito». L’assessore Sitta ha ripercorso le tappe di questa vicenda, nata dall’esigenza di creare un parcheggio sotterraneo da 300 posti nella zona Est della piazza, per lasciare così via libera alla pedonalizzazione dell’area.
«Il 27 giugno abbiamo ricevuto la relazione del sovrintendente Malnati nella quale il ritrovamento del muro viene definito di eccezionale valore, è sicuramente uno dei muri di cinta più importanti, se non il più importante mai rinvenuto nella nostra regione. Si trova sottoterra a circa un metro e 10, e si spinge fino a quota 5,6 metri. La tipologia del muro viene fatta risalire alla fondazione di Mutina, 183 a.C. e percorre tutta la piazza dal Naviglio al ristorante Oreste. Nella parte opposta abbiamo effettuato altri scavi, verso il centro, senza però trovare nulla di archeologicamente rilevante. Infatti, verso sud, si è trovato solo un muretto di 45 centimetri di larghezza e 60 di altezza che, probabilmente, delimitava uno spazio aperto e che segnala il primo insediamento civile della città».
Detto questo Sitta ha tracciato il quadro di azione sulla questione sito archeologico.
«Che fare ora? Io credo che avendo avuto la disponibilità a far convivere parcheggio-sito dal sovrintendente regionale Malnati, che ringrazio per la collaborazione e il dialogo, verificheremo la possibilità di far coesistere le due cose.
Ovviamente in questo caso il parcheggio sarà di dimensioni più piccole. Avvieremo immediatamente lo studio di fattibilità. Pensiamo a un sito archeologico visitabile, che ospiti altri ritrovamenti di epoca romana. Una sorta di piccolo museo interrato che diventi attrazione dei turisti.
Sito che, lo affermo da ora, faremo comunque anche senza il parcheggio. Non sarà ovviamente la stessa cosa, occorreranno risorse importanti e sarà necessario lo sforzo di ministero, Regione, Comune, fondazioni, associazioni imprenditoriali. Tutti dovranno fare la loro parte. Questo è l’obiettivo e il nostro impegno».
Quanto ai costi due le ipotesi con o senza parcheggio. Più agevole la prima quella con parcheggio, in quanto i costi per la realizzazione dell’opera per la sosta delle auto di fatto copriranno buona parte dell’intervento per il sito archeologico. Spesa maggiore e totalmente da coprire qualora si pensi a un sito senza parcheggio. Comunque, è una nostra ipotesi, la spesa supererà di sicuro il milione di euro in entrambi i casi.
Grande entusiasmo per le novità da parte di tutta l’aula consigliare, anche se con le dovute cautele soprattutto dall’opposizione. Così se, tra gli altri, Maienza (Udeur), Manfredini (Lega), Caldana (Margherita), Caropreso (Fi), Celioni (Udc) lodano e apprezzano la notizia che lo scavo ci sarà comunque. Leoni di Forza Italia dà credito a Sitta, ma ricordando che vigileranno che l’impegno sia mantenuto, mentre Fiori (Modena a Colori) si dice dubbioso «perché non è la prima volta che reperti archeologici vengono insabbiati e non più rivisti, vogliamo parlare dei reperti sotto l’abside del duomo, ora sotto il ciottolato? Tuttavia perché non allargare il sito e spostare il parcheggio sotto piazza Matteotti?».
Bassoli (Ds) ha rilevato come «finalmente dalla Soprintendenza arrivano segnali di collaborazione e non bocciature a priori. Quanto al parcheggio, se non si farà, dovremo trovare un’alternativa e questa potrebbe essere nell’area dei giardini ducali, con ingresso dai viali». Tesauro dei Verdi dà via libera al sito, ma si dice fortemente dubbioso sul parcheggio: «Che il sito non diventi la scusa per giustificare la spesa del parcheggio…». Il sindaco ha invece letto la lettera del soprintendente Malnati sulla possibile convivenza delle due opere, previo studio.
Fonte: Gazzetta di Modena 04/07/2006
Cronologia: Arch. Romana