L’area di Roselle (Rusel in etrusco) comprende due colline ed un’ampia valle centrale a forma ellittica a circa 11 km a nord da Grosseto.
Il territorio in oggetto risulta già abitato nell’VIII secolo a.C. (fase villanoviana) e nel VII secolo a.C. (periodo orientalizzante).
La vera e propria urbanizzazione dell’insediamento avvenne però nel VI secolo a.C.
Il rinvenimento di un muro sulla collina nord, costituito da un basamento di pietre e da un alzato di mattoni crudi, ha fatto pensare che una prima cinta muraria fosse stata realizzata già nel VII secolo a.C. ma sull’ipotesi vi sono pareri difformi tra gli studiosi (semplice muro di terrazzamento dell’abitato ?).
A difesa della città nel periodo arcaico fu eretta una poderosa muraglia per un percorso di circa 3 km di lunghezza che comprendeva un’area di circa 45 ettari.
La cerchia, che segue l’andamento naturale delle due colline, è quasi del tutto intatta ed in alcuni punti raggiuge i 5 metri.
La gran parte delle mura furono costruite direttamente sulla roccia (senza bisogno di fondazioni), eventualmente adattata per la realizzazione della struttura.
Il sistema difensivo nella faccia esterna è costituito da grandi blocchi litici poligonali messi in opera a secco, disposti in modo irregolare e con utilizzo di zeppe; nella parte interna vi sono blocchi più piccoli con riempimento di terra e schegge di lavorazione.
Furono utilizzati materiali diversi: nel settore nord i blocchi sono per lo più di calcare cavernoso, mentre nella parte sud-est venne utilizzato calcare massiccio grigio. In quest’ultimo tratto i blocchi sono di dimensioni inferiori, piuttosto regolari e disposti su filari tendenzialmente paralleli; potrebbe trattarsi di ricostruzioni effettuate a causa di guerre e/o crolli nel periodo ellenistico. In alcuni settori vi sono tratti costruiti in arenaria.
La fortificazione era dotata di almeno sette porte. In ordine ad alcune porte è stato possibile accertare che due (a nord e a nord-est) hanno accesso a camera e due (a est e ad ovest) sono del tipo delle porte scee (che avevano apertura obliqua e che garantivano maggiore efficacia difensiva verso gli aggressori).
In vari punti della cinta vi sono canali per la regimentazione e lo scolo delle acque.
Interventi sulle mura risultano effettuati nell’età romana (tratti a speroni in corrispondenza del Foro, databili al I secolo a.C.) e in epoche successive (tamponature nel tratto settentrionale – meridionale).
Sulle mura di Roselle cfr, tra gli altri:
– Mario Cygielman e Gabriella Poggesi, La cinta muraria etrusca di Roselle, Nuova Immagine, 2009;
– Roselle gli scavi e la mostra, Pacini editore, 1975, pagg. 9 e ss.;
– Vasco Melani e Morbello Vergari, Profilo di una città etrusca ROSELLE, Tellini, 197, pagg. 110 e ss.
Di seguito le immagini delle mura dalla città di Roselle e la mappa del circuito.
Autore: Michele Zazzi – etruscans59@gmail.com