Fu scoperta nel 1866 ai margini occidentali del pianoro della Banditaccia (Cerveteri), all’interno di un tumulo di oltre venti metri di diametro. Era costituita da tre camere e dromos di accesso.
La tomba prende il nome dai cinque sedili scolpiti nella parete di fondo della camera di sinistra. Sui sedili con spalliera quadrangolare e sostegni laterali erano collocate cinque statuette in terracotta (alte circa 48 cm), tre uomini e due donne.
Davanti ai sedili, muniti di sgabelli poggiapiedi, vi erano due mensae (tavolini).
Nella stessa camera vi erano anche due troni con spalliera ricurva, forse riservati idealmente ai due defunti (una coppia deposta su due klinai nella camera principale della tomba), una sorta di cesto scanalato di forma cilindrica (sacello?) ed un piccolo altare.
Le statue erano vestite in modo sostanzialmente uguale e con la mano destra in atto di offerta.
Al momento della scoperta due statuette risultavano distrutte (e non è stato possibile ricostruirle), mentre tre erano intatte: due sono conservate al British Museum di Londra ed una ai Musei capitolini di Roma.
La maggior parte degli studiosi individuano nei cinque personaggi gli antenati dei defunti ed in particolare le coppie dei due genitori dei proprietari ed il nonno del capostipite della famiglia.
La tomba si data al terzo quarto del VII secolo a.C.
Autore:
Michele Zazzi – michele.zazzi@alice.it