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Michele Zazzi. La kourotrophos Maffei.

maffeiIl monumento sarebbe stato trovato nel 1494 in località Vallebuona a Volterra nei pressi del Teatro romano. Nel XVI secolo la statua faceva bella mostra di sé nel Corso di Volterra. Attorno alla metà del XVII secolo risulta (da un manoscritto) che fosse stata collocata all’interno del palazzo della famiglia Maffei.
Nel 1723 – 24 fu riprodotta in una tavola (n. 42 del I volume) del De Etruria Regali di Thomas Dempster. Nel 1758 la scultura fu acquistata da Monsignor Guarnacci e passò quindi all’omonimo Museo locale.
La statua attirò anche l’interesse di Filippo Buonarroti che vi riconobbe un’immagine della dea Northia – Fortuna.
Nel 1968 venne studiata da Ranuccio Bianchi Bandinelli che, considerando la proporzione delle misure della statua e della testa e della provenienza dei materiali dalla stessa cava, riunì al frammento una testa di donna velata conservata nei depositi del Museo Guarnacci.
maffeiSi tratta di una statua funeraria in marmo (apuano?) ellenistica di rilevante valore artistico di una donna mancante della parte inferiore delle gambe.
Di grandezza naturale rappresenta una figura femminile con testa velata, con in braccio un bambino avvolto nelle fasce (Kourotrophos). La donna è vestita con un chitone ed è avvolta in un ampio mantello drappeggiato che lascia scoperta la sola mano sinistra, con la quale regge il bambino.
Lungo il braccio destro si legge un’iscrizione parzialmente lacunosa “mi: cana: larθiaś: zanl: velχinei: śe[—]ce” che può essere interpretata “io sono (il monumento funerario?) di Larthia madre (?). Mi dedico Se … Velchinei”.
Il monumento, conservato al Museo Guarnacci di Volterra, è databile alla prima metà del III secolo a.C.

maffeiSulla kourotrophos Maffei cfr., tra l’altro:
Volterra Museo Guarnacci, Pacini Editore, 2004, pag. 109;
Seduzione Etrusca Dai segreti di Holkham Hall alle meraviglie del British Museum, Skira, 2014, pagg. 346- 47;
– Ranuccio Bianchi Bandinelli L’arte Etrusca, Editori Riuniti, 1982, pagg. 301 e ss.

Di seguito immagini della scultura e della tavola XXXXII relativa della statua riprodotta nel De Etruria Regali.

maffeiAutore: Michele Zazzi – etruscans59@gmail.com

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