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Michele Zazzi. Fufluns dio etrusco del vino e dell’estasi.

fufluns

Fufluns fu una divinità etrusca di origine umbro-sabina (“Foflonos”) legata alla vegetazione. Gli Etruschi lo assimilarono al Dioniso greco veicolato in Etruria dai greci unitamente al vino ed alle relative pratiche cultuali e sociali.
fuflunsIl simposio con il consumo del vino divenne un vero e proprio status symbol delle aristocrazie etrusche. I corredi rinvenuti nelle tombe delle elites etrusche infatti sono caratterizzati da prestigiosi servizi in ceramica o in bronzo per il banchetto ed il consumo del vino. Anche Fufluns al pari di Dioniso finì per acquisire le caratteristiche orgiastiche e misteriche della corrispondente divinità greca.
Fufluns era considerato il dio del vino, della vendemmia ma anche della felicità, della salute, della fecondità e dell’irrazionale. Si riteneva che fosse figlio di Tinia ed una mortale Semia. Tinia avrebbe ucciso Semia durante la gravidanza, avrebbe cucito fufluns nella propria coscia, dandolo poi alla luce. In uno specchio etrusco presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli è rappresentata la nascita di Fufluns/Dioniso dalla coscia di Tinia/Zeus.
Il nome Fufluns appare frequentemente in Etruria su specchi, su scarabei e su vasi potori. Il teonimo è riportato inoltre due volte sul fegato di Piacenza (“Fuflunsl”), nelle caselle 9 e 24, nella regione dedicata alle divinità ctonie e della natura
Per la città di Populonia è stato ipotizzato che il nome antico fosse Fofluna/Pupluna, con possibile derivazione dalla divinità.
fuflunsIl dio viene solitamente rappresentato, nudo o poco vestito, come uomo maturo con folta barba o di aspetto giovanile. La divinità viene caratterizzata con vari attributi costituiti di massima da una collana, una ghirlanda di pampini, un tirso, un’anfora o una coppa potoria. L’iconografia del dio maturo trova spunto nelle raffigurazioni della ceramica attica del tardo arcaismo; dal IV secolo a.C. prevalgono le raffigurazioni della divinità come un giovane privo di barba.
La più antica rappresentazione etrusca di Fufluns è costituita da una statuetta bronzea (h. 17,5 cm; largh. max 6 cm) del 480 a.C. circa esposta presso la Galleria estense di Modena (e proveniente dalla collezione Obizzi, Padova). La divinità, munita di barba e baffi, è vestita di corta tunica e lungo mantello ed ha sul capo una ghirlanda di rosette. Il bronzetto è privo del braccio destro.
fuflunsUn altro bronzetto rinvenuto nel 1800 a Sasso Marconi (Bologna) mostra Fufluns imberbe, nudo con la spalla sinistra coperta da un corto mantello, che regge con la destra un kantharos. La statuetta fa parte delle collezioni del Museo Nazionale di Firenze.
La testa di Fufluns è riprodotta in uno specchio di bronzo del 350 a.C. conservato presso l’Altes Museum di Berlino.

Su Fufluns cfr., tra l’altro:
– Andrea Verdecchia, Mitologia etrusca, Effigi, 2022, pagg 77 e ss;
– per il bronzetto conservato presso la Galleria estense di Modena vedi scheda n 51 pag 191 in Spina etrusca un grande porto nel Mediterraneo, ARA Edizioni, 2023

Di seguito immagini di Fufluns relative alla statuetta delle Galleria estense di Modena, del bronzetto rinvenuto a Sasso Marconi (BO), del disegno dello specchio con la nascita di Fufluns e dello specchio conservato all’Altes Museum di Berlino.

fuflunsAutore: Michele Zazzi – etruscans59@gmail.com

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