Con gli scavi archeologici presso l’antica città di Metropolis, situata nella Turchia occidentale, che entrano nel loro trentesimo anno, gli specialisti hanno riportato alla luce quattro nuove, monumentali strutture collegate l’una con l’altra.
La spedizione, guidata dal professor Serdar Aybek del Dipartimento di Archeologia dell’Università Celal Bayar di Manisa, ha scoperto delle cisterne praticamente intatte che giacevano al di sotto di vari strati di terreno ad una profondità di circa 7 metri.
Lo riferisce il portale turco Hürriyet.
Gli edifici cisterna erano circondati da imponenti mura, e si ritiene che fossero utilizzati per l’approvvigionamento di risorse idriche nel periodo tardo-romano.
I residenti di Metropolis costruirono le cisterne nell’acropoli, il punto più alto della città, come fonte d’acqua alternativa a quelle della città bassa, che potevano quindi essere impiegate, ad esempio, in caso di assedio o calamità.
Nel complesso, le quattro cisterne presentavano una capacità pari a circa 600 tonnellate di acqua e si trovavano l’una adiacente alle altre.
Durante gli scavi sono inoltre stati portati alla luce numerosi altri reperti, tra cui resti di alimenti, ossa animali e oggetti in ceramica, fatto questo che testimonia come a partire dal XII-XIII secolo D.C. le cisterne iniziarono ad essere utilizzate come punto di raccolta dei rifiuti.
Metropolis, città la cui storia risale addirittura al Neolitico, passando per i periodi ellenistico, romano e bitantino, è stata per la prima volta oggetto di studi nel 1972 da parte dell’equipe del professor Recep Meriç della Università Dokuz Eylül di Smirne, con gli scavi che iniziarono però soltanto nel 1989.
Da allora, dal sito di scavo sono stati riportati alla luce oltre 11.000 reperti storici, tra cui ceramiche, monete, artefatti di vetro, figurine, sculture, ossa, oggetti in avorio e metallo e molti altri.
“Siamo entusiasti di poter aprire una nuova porta sulla vita delle persone che vivevano in questa regione 1500 anni fa. Le cisterne da poco scoperte nell’acropoli comprovano la profonda conoscenza degli specialisti nel campo dell’ingegneria idraulica”, ha riferito Aybek.
Fonte: www.it.sputniknews.com, 1 gen 2021