Sotto la grande e maestosa Piramide della Luna, nell’antica città di Teotihuacán (oggi a 40 km da Città del Messico), gli archeologi hanno scoperto un tunnel segreto costruito verso il 100 a.C. dalla civiltà pre-azteca che qui abitava.
La Piramide della Luna è il secondo edificio più grande del sito dopo la Piramide del Sole (alte rispettivamente 43 e 65 metri). Si pensa che qui venissero effettuati sacrifici umani e altri riti sanguinosi, come suggeriscono i resti umani ritrovati.
Le immagini preliminari hanno delineato una galleria rettilinea a dieci metri di profondità, che va dal centro della piazza alla Piramide della Luna
Una squadra dell’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia del Messico (INAH) stava indagando la grande piazza centrale davanti alla Piramide della Luna, nota come Plaza de la Luna, quando ha rilevato una cavità sotto il terreno. Negli ultimi anni, a Teotihuacán, erano già stati scoperti tunnel simili sotto altri edifici.
La galleria appena scoperta è rettilinea, e va dal centro della piazza alla piramide. Secondo gli archeologi avrebbe potuto rappresentare il mondo ultraterreno, una componente fondamentale nel sistema di credenze di questa antica civiltà precolombiana. «La scoperta conferma che gli abitanti di Teotihuacán riproducevano il medesimo modello di gallerie nei loro grandi monumenti, la cui funzione doveva essere l’emulazione del mondo sotterraneo», ha dichiarato l’archeologa Verónica Ortega, direttrice del progetto di conservazione della Plaza de la Luna.
Un condotto sotterraneo era già stato individuato sotto la Piramide del Sole (saccheggiato probabilmente nel XVI secolo) e recentemente sotto il Tempio di Quetzalcoatl (dove sono già stati scoperti migliaia di reperti, tra cui centinaia di sfere misteriose).
Il tunnel era stato scoperto all’inizio di giugno grazie alla tecnica della tomografia della resistività elettrica, che produce immagini sotterranee misurando la resistenza dei materiali alle scariche elettriche. Gli scavi non hanno raggiunto il livello del tunnel, ma con questo metodo gli archeologi hanno potuto rivelare una cavità a 10 metri di profondità.
Ora i ricercatori dovranno condurre ulteriori indagini per saperne di più sulle caratteristiche e lo scopo del tunnel. Si pensa che ci siano dei manufatti al suo interno ma, prima di esplorarlo, le ricerche dovranno intanto accertare la presenza e la forma del tunnel. La scoperta potrebbe rappresentare un passo importante per comprendere la cultura dell’antica civiltà che costruì la Piramide della Luna circa 2.000 anni fa. «La funzione del tunnel potrebbe essere stata la riproduzione del mondo sotterraneo, un mondo nel quale si originano la vita, gli animali e le piante. È possibile che fosse utilizzato esclusivamente per i riti, come parte delle cerimonie per celebrare i cicli agricoli», ha sottolineato Ortega.
Nella Piramide della Luna sono state rilevate sette fasi costruttive. Il tunnel risalirebbe proprio alla prima, verso il 100 a.C., mentre le successive estensioni si protrassero fino al 450 d.C., data della ultima fase. Lo studio permetterà di sapere se ci sono altri condotti intorno alla piramide. Già l’anno scorso erano state rilevate nel sottosuolo alcune alterazioni, in particolare grandi fosse e canali rituali.
«Questi elementi indicano che prima della costruzione della piramide ci fu una sacralizzazione dello spazio, dal momento che di fronte all’edificio sono state rinvenute pietre megalitiche», ha commentato Ortega. «Le pietre erano molto preziose per i Teotihuacani, e molto probabilmente facevano parte di un discorso rituale molto più ampio, anche se al momento non si sa che relazione avessero col possibile tunnel».
Fonte: https://ilfattostorico.com, 9 luglio 2017