Poetessa accadica Enheduanna (2285-2250 a.C.) è la prima autrice conosciuta ed era figlia di Sargon di Akkad (Sargon il Grande, 2334-2279 a.C.). Non è noto se Enheduanna fosse, in effetti, un parente di sangue di Sargon o se il titolo fosse figurativo.
Questa antica tavoletta di argilla proveniente da Babilonia è iscritta in cuneiforme sumero e risale al XX-XVII secolo a.C. Menziona la figlia del re Sargon, Enheduanna, come autrice di un inno alla dea Inanna.
Nella prima colonna, la tavoletta ha righe scritte dall’insegnante, con 2 studenti che ripetono l’inno nelle colonne 2 e 3. Enheduanna emerge come un autentico talento creativo, una poetessa così come principessa e sacerdotessa. È, infatti, la prima autrice non leggendaria nominata nella storia.
Risulta chiaro come Sargon avesse un’enorme fiducia in Enheduanna elevandola alla posizione di alta sacerdotessa del tempio più importante di Sumer (nella città di Ur) e lasciandole la responsabilità di fondere i dèi sumeri a quelli accadici, al fine di creare la stabilità di cui il suo impero aveva bisogno per prosperare.
Inoltre, le viene attribuito il merito di aver creato i paradigmi della poesia, dei salmi e delle preghiere diffuse in tutto il mondo antico e portando così allo sviluppo dei generi riconosciuti ai giorni nostri.
Lo studioso Paul Kriwaczek scrive:
“Le sue composizioni, sebbene riscoperte solo in tempi moderni, rimasero modelli di preghiera supplichevole per secoli. Attraverso i Babilonesi, influenzarono e ispirarono le preghiere e i salmi della Bibbia ebraica e gli inni omerici della Grecia. I deboli echi di Enheduanna, la prima autrice letteraria nominata nella storia, furono ascoltati anche nell’innodia della chiesa paleocristiana.”
La sua influenza fu impressionante quanto la sua eredità letteraria. Affidata da suo padre ad una grande responsabilità, Enheduanna non solo superò quelle aspettative ma cambiò l’intera cultura. Attraverso le sue opere scritte, altererò la natura stessa degli dèi mesopotamici e la percezione che le persone avevano del divino.
Fonte: Amici della Scienza, 21 gen 2024