La scoperta dei resti di una nave del terzo-quarto secolo avanti Cristo, avvenuta lo scorso mese di ottobre nel mare di Mazara del Vallo, è stata annunciata ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa tenuta nei locali della Capitaneria di porto di Mazara del Vallo.
I reperti, ritrovati circa otto mesi fa da un pescatore mazarese che avvertì subito la Sovrintendenza ai beni culturali di Trapani, giacevano nei fondali al largo di Capo Feto, di fronte all’area della Riserva faunistica. Per mesi, le tavole di legno che facevano parte del fasciame della nave, sono stati custoditi dentro un’apposita vasca di desalinizzazione, in un locale messo a disposizione dal Comune.
Nel corso della conferenza stampa di oggi, l’archeologo Sebastiano Tusa, capo della Soprintendenza del Mare, ha spiegato che i reperti saranno restaurati da una ditta specializzata di Salerno.
Non è la prima volta che nel mare di fronte vengono “pescati” reperti archeologici, anche nei fondali vicino alla costa. E va ricordato che fu proprio un equipaggio di Mazara a recuperare nel Canale di Sicilia l’ormai celebre “Satiro danzante”, apprezzato in tutto il mondo.
Fonte: La Repubblica 05/07/2006